Avevano messo in piedi una vera e propria autofficina, in via Trento a Cesano Maderno. Peccato che fosse abusiva. I carabinieri della tenenza di Cesano hanno denunciato i gestori dell’attività: si tratta di un uomo di 33 anni originario di Vibo Valentia ma domiciliato a Cantù e un marocchino di 43 anni residente a Paderno Dugnano.
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I militari, nell’ambito di un servizio svolto insieme alla polizia provinciale di Monza e Brianza, hanno sorpreso i due, intenti nella loro attività, senza le necessarie autorizzazioni. In pratica, dopo una serie di accertamenti, gli investigatori hanno scoperto che i due soci avevano preso in affitto un’area con annesso capannone e, senza autorizzazione, avevano avviato una vera e propria autofficina con carrozzeria per la riparazione dei veicoli.
Il 33enne si presentava come rivenditore d’auto, il marocchino come meccanico. I carabinieri, durante i controlli, non hanno trovato nessuna segnalazione certificata di inizio attività e nessun registro di carico e scarico, né formulari per rifiuti speciali trattati. Nessun documento, insomma, certificava la regolarità dell’officina. A giudicare dalla quantità di materiale trovato, l’attività era intensa, ma priva di autorizzazioni.
Nel capannone, secondo quanto accertato e documentato dalle forze dell’ordine, c’erano infatti cataste di parti d’auto e scarti di lavorazione, oltre a fusti anonimi accumulati qua e là. Per questo motivo, i due soci, che sono stati denunciati a piede libero per l’attività abusiva, sono stati anche sanzionati con multe salate, per non aver rispettato le leggi a tutela dell’ambiente,