Quattrocento chilogrammi di oli esausti; dieci fusti da venti litri di pieni di carburante; 225 pneumatici fuori uso; decine di latte di vernici vuote e di pannelli di vetroresina; due bombole di gas vuote e venti metri cubi di rottame: una montagna di rifiuti tossici è stata scoperta dai carabinieri di Desio e dalla polizia provinciale di Monza in via Salita al Biulé, a Cesano Maderno. Su un terreno agricolo preso in subaffitto – un’area verde che lambisce il Parco delle Groane – un imprenditore di 42 anni aveva aperto un’officina abusiva.
Una carrozzeria in piena regola con tanto di forno, impianto di verniciatura, dime meccaniche e tunnel per riparare i motori. Peccato che l’attività fosse sconosciuta all’agenzia delle entrate e alla camera di commercio. Il carrozziere è stato denunciato per gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti pericolosi speciali. Non era in possesso del permesso di trattare i rifiuti speciali, che smaltiva in modo non conforme alle regole. In ufficio non è stato trovato alcun registro dove, secondo le norme di legge, era necessario annotare i rifiuti smaltiti. Abusivo era lo stesso capannone dove si svolgeva l’attività.
Fuori dall’officina, un vasto terreno era stato adibito a parcheggio all’aperto. Un vero e proprio cimitero di auto: vetture demolite prive di targa e di documenti, oppure in deposito perché sottoposte a fermo amministrativo, o ancora di dubbia provenienza. In particolare carabinieri e polizia provinciale si sono concentrati sull’inquinamento. Ora – dopo una serie di accertamenti – il capannone sarà dissequestrato e sarà demolito come edificio abusivo.