Cesano Maderno è la capitale brianzola del gioco d’azzardo. «L’ultimo dato disponibile è di 90 milioni di euro giocati in un anno – ha affermato il sindaco Gianpiero Bocca in consiglio comunale -, ma visto che il trend nazionale da allora è in crescita del 40 per cento, tutto fa pensare che la nostra città superi i 120 milioni di euro giocati nell’arco di dodici mesi».
Un dato incredibile, fa davvero riflettere, che emerge dalla consueta relazione che l’amministrazione comunale mette a disposizione dei consiglieri ogni anno per fare il punto sul gioco d’azzardo legale in città, occasione anche per monitorare gli esercizi commerciali con slot machine.
Cesano: l’allarme del sindaco sul gioco d’azzardo e le politiche di disincentivazione
«I dati sono davvero importanti – ha aggiunto Bocca – ma è tale anche l’allarme sociale che il gioco d’azzardo genera nelle nostre città. Il dato nazionale è di oltre 160 miliardi giocati nel 2024, con un forte aumento dal 2018. Sono oltre 20 miliardi persi in un anno, 10 miliardi incassati dallo Stato, 20 miliardi di fatturato per il gioco illegale. Da noi i 90 milioni del 2019, stimabili ora in oltre 120 milioni di euro giocati, sono un dato che non trova riscontro nelle realtà vicine: è il triplo rispetto ai soldi giocati a Seregno. A influire è la presenza di una delle poche sale Bingo rimaste, frequentata tuttavia anche da persone che risiedono altrove. Non è solo ludopatia, ma anche comportamento invalidante che ha riflessi sulla parte sociale».
Bocca ha ricordato che l’amministrazione comunale, insieme ad Ats Brianza e alla Asst Brianza organizza servizi mirati per contrastare questo fenomeno e per accompagnare le persone verso un percorso che consenta di allontanarsi dal gioco d’azzardo. «Il dato che abbiamo diffuso – ha concluso – responsabilizza la giunta e l’amministrazione comunale tutta a essere sempre più proattiva nell’organizzare iniziative per dedicare attenzione a questo fenomeno. Chi si dedica al gioco d’azzardo rischia di trovarsi in un baratro da cui è difficile uscire».