Capelli nei piatti, portate fredde, cibo disgustoso? I pasti serviti alla mensa scolastica di Cesano Maderno sono così disastrosi? Per un giorno Il Cittadino si è seduto tra i banchi grazie all’assessore all’istruzione, Pietro Nicolaci, che si è reso disponibile a fare da guida in una sala mensa col benestare della dirigente scolastica del Secondo Circolo, Rita Troiani. La scelta è caduta sulla primaria “Rodari” di Molinello, dove sono più accese le proteste dei genitori.
Nel 2017
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L’appuntamento è stato venerdì 27 aprile, quando il menù proponeva: pasta al sugo di noci, cubetti di pesce gratinati, pomodori e basilico, pane e frutta (arance, mele). Prima che arrivassero i bambini, 380 commensali suddivisi in due sale e serviti contemporaneamente, la prima tappa è stata in cucina.
Otto le operatrici al lavoro tutte con cuffia per i capelli. I pasti erano naturalmente già pronti e preparati nel centro cottura Sodexo in via San Marco, tutti chiusi in maxi termos con temperatura interna a 70 gradi e poi depositati in carrelli termici con temperatura a 90 gradi. I termos per le diete speciali (celiaci, vegetariani) sono a parte. In questo caso le portate sono preparate in una seconda cucina e consegnate alle operatrici suddivise in porzioni sottovuoto con tanto di nominativo del singolo bambino. Stesso trattamento per il pane al tavolo presentato chiuso in un sacchetto e con nome, per gli altri è in un cestino comune.
Arriva la pasta. È calda. Alcuni maccheroncini sono al dente, altri collosi. Il sapore più che di sugo alle noci è di pasta al burro. Diversi bambini ne mangiano una parte e il resto, tanto resto, lo buttano. Altri non solo la finiscono, ma leccano addirittura la forchetta. Alcuni fanno il bis. Molti sono intenti a giocare, altri non ne vogliono proprio sapere di affondare la forchetta. Arriva il secondo. Sono bocconcini di pesce accompagnati da pomodori.
A nostro parere il pesce è buono, ben cotto, caldo, i pomodori sono freschi e gustosi. Anche in questo caso c’è chi pulisce il piatto e chi lascia tutto. Oltre al cibo si nota l’educazione generale degli alunni. I bambini da soli portano i piatti vuoti ai tavoli per la raccolta, buttano nei cestini gli avanzi, distribuiscono la frutta e il pane. Giocano, qualcuno grida, ma sostanzialmente sono molto educati.
Ai tavoli ci sono posate d’acciaio, piatti di ceramica, bicchieri di vetro. L’acqua è naturale e di marca. L’assessore Nicolaci ha assicurato che tornerà e la prossima settimana incontrerà i genitori.