Cesano: cocaina dal Sudamerica dentro i ceri, in tre patteggiano la pena

Due italiani e un peruviano, tutti residenti a Cesano, furono arrestati a maggio dello scorso anno dalla Polizia di Monza
La cocaina sequestrata lo scorso maggio dalla Polizia Questura di Monza e Brianza

Il loro business era quello di fare arrivare lumini in Brianza con provenienza dal Sudamerica. Per clienti devoti e ormai dipendenti: non si trattava affatto di ceri destinati alle parrocchie del territorio, bensì si un escamotage per gestire il traffico internazionale di droga. I tre responsabili, due italiani di 42 e 52 anni, e l’amico peruviano di 39 anni, tutti residenti a Cesano Maderno, davanti al giudice del tribunale di Monza hanno scelto ora la strada del patteggiamento: per loro fino a 5 anni di reclusione.

Pasta di cocaina dentro i ceri, gli arresti della Polizia di Monza nel 2023

L’arresto era avvenuto nel mese di maggio dello scorso anno. Grazie al coordinamento della Dda (Direzione distrettuale antimafia) e della Procura della Repubblica di Monza, erano state svolte indagini su un traffico internazionale di droga dal Sudamerica. In particolare l’attenzione era ricaduta sull’arrivo di sostanze stupefacenti in arrivo dal Perù, con la partecipazione alle indagini da parte delle forze di polizia di quel Paese impegnate a loro volta per porre fine a questi traffici. La collaborazione internazionale aveva dato risultati importanti. Gli agenti della Questura di Monza erano infatti riusciti a intercettare un carico di droga.

Pasta di cocaina dal Sudamerica a Cesano: in otto lumini droga per 200mila euro

Quando avevano aperto i pacchi, però, erano rimasti a bocca aperta: la sostanza stupefacente era stata nascosta in quelli che a tutti gli effetti sembrano dei lumini per uso religioso. E su un totale di 14 lumini, 6 erano effettivamente in regola. Negli altri, 8, in realtà, ciò che a un primo sguardo appariva come normalissima cera non era altro che pasta di cocaina. Il valore commerciale di quei lumini, per un peso complessivo di 8 chili, era stato stimato in circa 200mila euro. La sostanza stupefacente, secondo gli inquirenti, era poi destinata a diverse aree di spaccio del territorio lombardo.

Cocaina nei ceri, nei guai due italiani e un peruviano residenti a Cesano

Per gli agenti, scoperto quel traffico internazionale di droga, era stato poi facile risalire ai tre responsabili a Cesano Maderno. Oltre ai due italiani anche il peruviano, esperto in chimica, che nell’ambito di questo traffico internazionale aveva uno scopo ben preciso: trattare con alcuni prodotti la pasta di cocaina con lo scopo di ottenere lo stupefacente finale da destinare ai pusher e ai consumatori. I controlli degli agenti della Questura di Monza erano stati poi estesi alle abitazioni dei tre arrestati: proprio durante questi accertamenti era stata trovata anche una pistola semiautomatica con matricola abrasa, con tanto di caricatore con 12 cartucce calibro 9×21, perfettamente funzionante.