Cene e apericene benefiche a Monza: aggiungi un posto a tavola per solidarietà

Aggiungi un posto a tavola e la solidarietà è servita. A Monza si moltiplicano gli appuntamenti con cene e apericene per far del bene e godersi una bella mangiata.
Cene e apericene per solidarietà
Cene e apericene per solidarietà Radaelli Fabrizio

Aggiungi un posto a tavola e la solidarietà è servita. Perché gustare anche più di un buon piatto, in compagnia, è ancora più gratificante se si può contribuire a dare una mano a un’associazione o a un gruppo di volontari impegnati a portare avanti un progetto per aiutare altre persone. Complice l’arrivo dell’autunno, con le prime sere di freddo, le onlus si organizzano e invitano a cena con menù accattivanti. Così si moltiplicano le proposte. E perché, allora, non lanciare ad amici l’idea di partecipare a una degli appuntamenti e fare del bene? C’è solo da scegliere.

Insieme si può fare. L’associazione “Insieme si può fare”, che dal 2013 sostiene molti progetti in aiuto alla popolazione della Siria, con particolare attenzione all’infanzia, propone una cena sabato 24 novembre, alle 19.30, negli spazi messi a disposizione al Dehon di via Appiani, a Monza. Qui i volontari propongono un menù semplice ma gustoso, a fronte di un contributo di 20 euro. Quanto raccolto con la cena andrà a sostenere il progetto di una scuola in territorio siriano e in particolare “l’adozione” da parte della onlus di due docenti in grado di dare continuità scolastica ai bambini. (Iscrizioni alla cena entro il 18/19 novembre a info(at)insiemesipuofare.org). “Durante la cena – spiega Pino Paciello, uno dei volontari – verrà anche spiegato il progetto e mostrato un video sugli interventi in atto”.

Ti do una mano. La onlus “Ti do una mano” lancia invece una serata speciale, sempre a Monza, per sabato 1 dicembre. Appuntamento alle 20 all’Antica trattoria Garibaldi, in via Gerardo dei Tintori, 18. Qui tre cuochi amatoriali si sfideranno a suon di piatti di cassoeula con polenta.
“Un brianzolo, un napoletano e una boliviana – spiega Lele Duse, anima dell’associazione – affronteranno con allegria, ma anche competenza, l’elaborazione del piatto tipico della cucina lombarda”.
A decretare il vincitore della migliore “versione” saranno proprio i commensali, con il loro gradimento. Forchette alla mano, il menù propone (per un contributo di 30 euro) tris di cassoeula con polenta, formaggi e dolci della tradizione, acqua, vino, caffè e l’immancabile grappa. Prenotazioni, entro il 25 novembre, a segreteria.tidounamano(at)gmail.com; cellulare 3478807914).
Il ricavato della cena andrà ai progetti di “Ti do una mano” che, nata nel 2004 a sostegno dell’ospitalità di bambini e ragazzi in arrivo dalle aree colpite dal disastro di Cernobyl, prosegue oggi sia nella sua accoglienza, due volte all’anno con l’aiuto di famiglie, sia a favore di molti progetti sul territorio, a partire da “Il paese ritrovato”, il villaggio che si occupa, con un nuovo approccio che ne preserva in parte l’autonomia, di persone affette da demenza.

Tutti giù per terra. E se una cena sembra troppo impegnativa, ecco la proposta “apericena” che arriva da “Tutti giù per terra”, la realtà che al quartiere Libertà, con il coinvolgimento di una lunghissima lista di partner, su un terreno messo a disposizione dalla Fondazione Tavecchio, ha dato vita a un orto e un vigneto, spazi solidali e didattici per persone con disabilità, studenti, richiedenti asilo e anziani con il coinvolgimento di cittadini, cooperative, scuole, enti pubblici, associazioni e privati. Il 30 novembre, alle 19, all’Antica trattoria Garibaldi di via Gerardo dei Tintori a Monza, chi desidera può partecipare a un momento che vuole anticipare le festività natalizie, con anche un brindisi e lo cambio di auguri. C’è persino una classica tombolata (in omaggio a ciascun partecipante una cartella) con ricchi premi. Contributo 15 euro, posti limitati, conferma prenotazione a francesca.sala(at)alessio.org.

Uroburo e Quelli del venerdì. Sabato 17 novembre, all’oratorio San Pio X di Monza, ci si siede a tavola con l’obiettivo finale di dare una mano a realizzare, nell’ex asilo di Cederna, (concesso dal comune con un bando pubblico in diritto di superficie per 30 anni, in cambio della sua ristrutturazione) una sorta di condominio solidale dove troveranno posto persone con disabilità in una forma di residenzialità attiva che coinvolgerà anche altri inquilini. A proporre il progetto, e la cena (contributo di 40 euro per un menù ricchissimo: gelatine di aperitivo, salmone marinato con pane al nero di seppia, risotto al limone e rosmarino solo per citare tre delle ben otto portate-gourmet previste), sono l’associazione Uroburo, che affonda le sue radici nella cooperativa sociale Lambro, e l’associazione di volontariato QdV, Quelli del venerdì (informazioni uroburo(at)virgilio.it). E se per questa cena è ormai troppo tardi e tutti i posti sono già andati esauriti, si può sempre passare da via Tiepolo, all’orto “Grani di pepe” e portare a casa un po’ di cavolo nero o di zucca, a fronte di un contributo che aiuterà comunque il progetto della casa per persone disabili. E i volontari sono pronti a dare anche una ricetta per mettersi a tavola, questa volta, a casa. Ma il sapore di quella verdura sarà comunque speciale.

Maltrainsema. Torna anche il “Pranzo dei Maltrainsema”, l’1 dicembre al Ristorante Fossati, alle 12.30. Il gruppo di amici monzesi, che sostiene ogni anno diverse iniziative benefiche, a partire proprio dalle loro occasioni conviviali, propone un pranzo per raccogliere aiuti per installare giochi per tutti i bambini, soprattutto quelli con difficoltà motorie, ai Boschetti della villa reale, con l’associazione Andiamo ai Boschetti e per sostenere in Tanzania la costruzione di una scuola Montessori. “Prenotazione d’obbligo, divertimento assicurato” dicono i soci. Adesioni info(at)maltrainsema.com.