“Ho cacciato alcuni assegnatari degli alloggi popolari dal Municipio: le loro richieste offendono i carnatesi che si pagano l’affitto con il sudore del lavoro”. Quando è troppo è troppo, e così, a parlare duramente e senza troppi giri di parole, è stato il sindaco di Carnate Daniele Nava, che ha sbottato di fronte all’ennesima richiesta di alcuni inquilini.
Sono 22 gli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) che recentemente sono stati spostati dagli appartamenti in piazza Banfi (le cosiddette “Scuderie”) a quelli presso il quartiere stazione. Questo passaggio, necessario perché le Scuderie sono state vendute dal Comune, ha portato con sé le polemiche di 6 o 7 inquilini “ribelli”: “Sono venuti in Municipio – ha spiegato Nava – per lamentarsi del fatto che i mobili che avevano nei vecchi appartamenti non entrano nei nuovi locali. Pretendevano che fosse il Comune a tagliare loro i mobili o a fornirne di nuovi. Volevano che risolvessimo noi anche questo problema. Che pretesa è questa? Ho detto loro che questo comportamento e le loro esigenze sono un insulto a tutti i carnatesi che pagano un normale affitto (dieci volte più alto del loro) o che si vincolano a un mutuo per risiedere in una casa”.
Se i nuovi abitanti di via Brigatti sono stati cacciati da Municipio senza troppo riguardo e il problema (dovrebbe) essere archiviato, non è questa la prima volta che gli inquilini degli alloggi Erp danno da fare a primo cittadino e assessori.
Solo qualche settimana fa, quando gli assegnatari delle case hanno ricevuto la notizia del necessario trasloco in zona stazione, Nava aveva già ben specificato che “si sposteranno in via Brigatti coloro che sono in regola con i pagamenti previsti per gli alloggi e che di diritto risiedono in queste case”. Alcuni inquilini, infatti, avevano accumulato notevoli rate di affitto non pagate e approfittavano della concessione degli alloggi senza attenersi ai propri doveri e appigliandosi a ragioni di varia natura per mantenere, comunque, la casa.
La vendita delle Scuderie è servita per finanziare, almeno in parte, la costruzione degli alloggi alla stazione: circa un terzo dell’importo per l’edificazioneùe delle nuove case è stato pagato con la vendita dell’immobile in piazza Banfi. Gli appartamenti in via Brigatti, infatti, sono strutture completamente nuove nelle quali sono state trasferite le famiglie che, tuttora, sono assegnatarie a pieno titolo.