Cartoline d’estate di Monza: come eravamo nel 1983

Terza puntata di un viaggio attraverso le estati del passato. Diversi? Uguali? Ecco cosa raccontavano le cronache del Cittadino 40 anni fa.
Estate 1983 a Monza
Estate 1983 a Monza

L’euforia per la vittoria della Nazionale ai Mondiali di Spagna che nel 1982 aveva galvanizzato il Paese è ben viva nell’estate del 1983. In Brianza è ancora più forte l’emozione per la visita di Giovanni Paolo II il 21 maggio a Desio, Seregno e Monza: il pontefice chiude in autodromo il congresso eucaristico nazionale davanti a 25.000 giovani esortati a costruire «una società nuova» ed è accolto da migliaia di persone in piazza Duomo dove sosta davanti alla Corona ferrea. La giornata memorabile è documentata dall’inserto pubblicato il 26 maggio dal Cittadino.

Monza, come eravamo nel 1983: la tragedia delle 13 donne

Estate 1983 a Monza
Estate 1983 a Monza

Quelli, però, sono anche giorni di grande cordoglio per la città, profondamente colpita dalla morte di tredici donne durante un pellegrinaggio a Montecastello, nel bresciano, organizzato dalla parrocchia di San Biagio. Le monzesi, partite in pullman con un gruppo più folto, percorrono l’ultimo tratto verso il santuario su una navetta in quanto la strada è troppo stretta per l’autobus turistico. Al ritorno il pullmino precipita nella scarpata: nessuno, compreso l’autista, sopravvive. Il noleggiatore viene arrestato perché il mezzo è omologato per nove passeggeri. Ai funerali presieduti dal cardinal Carlo Maria Martini partecipano circa diecimila persone che seguono il rito dal sagrato della chiesa di San Biagio e da via Prina, chiusa al traffico.

Monza, come eravamo nel 1983: morti, omicidi, sequestri

Non è l’unico evento tragico di quella stagione: tra la primavera e la fine dell’estate fa la città è sconvolta da morti misteriose e delitti inspiegabili. A fine aprile, in un crepaccio a Menaggio, viene ritrovato il corpo del ventiseienne Alberto Riboldi. Le cronache parlano di giallo: in febbraio il giovane, uscito per trascorrere una serata con gli amici, telefona ai genitori chiedendo di preparare il riscatto perché è stato rapito. I presunti estorsori non si presentano all’appuntamento ma, racconta il cronista, qualcuno «semina indizi» nei giorni precedenti la scoperta del cadavere: la giacca a vento, i documenti sul treno, l’auto. Gli inquirenti ipotizzano che Riboldi sia morto in seguito a «una notte brava» finita in tragedia.

Pochi giorni dopo un diciottenne monzese viene ucciso a Cinisello. Sono gli anni in cui le bande di sequestratori senza scrupolo seminano il panico: in giugno sono inflitti 3 ergastoli e 84 anni di carcere ai componenti della banda che tre anni prima ha rapito e ammazzato Adelmo Fossati, ex pilota di Formula 3 e commerciante di auto. In luglio, invece, i giudici decretano la «non punibilità» per Luca Casati, il giovane di Renate che ha ucciso la mamma.

A metà settembre un altro giallo turba la città: l’importatore di legname Mario Ligarotti viene massacrato a coltellate nella sua abitazione da qualcuno che conosce bene e che, dopo il delitto, chiude a chiave la porta. Pochi giorni dopo il ventenne Paolo *** uccide a coltellate Claudio ***, suo compagno di banco al Mosè Bianchi: «Mi prendevano in giro e ha pagato per tutti» si legge nella cronaca del 29 settembre.

Estate 1983 a Monza
Estate 1983 a Monza

Monza, come eravamo nel 1983: Mina pignorata in città

Per alleggerire la tensione in tanti avranno commentato il pignoramento di mobili, per pagare stipendi arretrati alla vedova dell’ex autista, dall’appartamento che si trovava nei pressi della Cappella espiatoria in cui la cantante Mina abitava con il compagno.

Una città più pulita con il traffico ordinato e punti di ritrovo per i giovani: è quello che i monzesi, in un sondaggio del Cittadino, chiedono nel 1983. Quarant’anni dopo pare proprio che le loro istanze siano ancora attuali.

L’estate di quarant’anni fa è dominata dalla campagna elettorale: il 26 giugno i monzesi votano sia per le politiche che per le amministrative. In consiglio comunale la Dc conquista 17 seggi su 50, 4 in meno rispetto alla tornata precedente, e le varie costole del penpatartito impiegano mesi prima di trovare la quadra tanto che la giunta nasce solo a ottobre. Fino ad allora rimane in carica quella guidata da Emanuele Cirillo che passa il testimone a Elio Malvezzi.

In quelle settimane, ed è un classico dell’estate, tiene banco la questione autodromo: in luglio partono i lavori per la ristrutturazione delle tribune che passeranno da 30 a 35.000 posti. Negli stessi giorni procede la costruzione dello stadio Brianteo.

Monza, come eravamo nel 1983: i guai di salute, tribunale, carcere

Estate 1983 a Monza
Estate 1983 a Monza

Sembrano passati molti più dei quattro decenni dal grido di dolore lanciato dal Cittadino: al San Gerardo mancano strumenti per la diagnosi delle malattie al seno e per eseguire una mammografia occorre rivolgersi a studi privati o all’Istituto tumori di Milano mettendo in conto lunghe attese. Nelle stesse settimane il ministro della Giustizia Clelio Darida, con il benestare del presidente della Repubblica Sandro Pertini, accoglie le richieste degli avvocati brianzoli e amplia l’organico del tribunale. La situazione rimane, invece, drammatica nel carcere di via Mentana: il presidente della San Vincenzo chiede condizioni più umane per i detenuti e il direttore della struttura auspica l’avvio del cantiere per la nuova casa circondariale. Il Monza, che ha chiuso il campionato di serie B al settimo posto, si prepara alla nuova stagione.