La Provincia aggiornerà nei prossimi giorni il peso dei rincari di luce e gas sulle sue casse: giovedì pomeriggio 1 settembre gli amministratori e i tecnici di via Grigna incontreranno i presidi degli istituti superiori brianzoli. Sul tavolo metteranno le bollette pagate nella stagione 2020-2021 per illuminare e riscaldare la quarantina di plessi e quelle della passata annata, poi proveranno a stimare le cifre astronomiche a cui potrebbero arrivare quelle del 2022-2023. Insieme si interrogheranno sulle soluzioni da sperimentare per cercare di contenere gli aumenti perché quelle proposte finora a livello nazionale non convincono.
Caro gas, il vicepresidente provinciale: “L’ideale nelle scuole sarebbe avere tante caldaie più piccole”
Non pare efficace, in particolare, l’idea di ripiegare sulla dad il sabato in modo da spegnere le caldaie nel fine settimana: «Rischieremmo di spendere di più – spiega il vicepresidente della Provincia Riccardo Borgonovo – i consumi di metano si contengono mantenendo la temperatura costante. Dobbiamo, piuttosto, riflettere sugli interventi da avviare nelle singole scuole. L’ideale sarebbe sostituire le grandi caldaie con altre più piccole che potrebbero essere accese in funzione delle esigenze. Potremmo cogliere l’occasione per installare impianti di ventilazione forzata nei controsoffitti insieme a quelli di riscaldamento e raffrescamento dell’aria: per farlo dovremmo, però, chiudere gli istituti per 30-40 giorni». Il sistema, aggiunge, non può essere posizionato in tutti gli edifici e va scartato per quelli più vecchi, con i locali molto alti.
Caro gas e scuole brianzole: “Nuovi infissi e teleriscaldamento per partire”
«Dobbiamo valutare – afferma Borgonovo – i lavori che potremmo realizzare subito, quelli che potremmo programmare nel giro di un paio di anni e quelli che potremmo prevedere con tempi più lunghi: dobbiamo calcolare quanto risparmieremmo in riscaldamento con alcuni investimenti. Potremmo, ad esempio, partire dalla sostituzione dei vetri e degli infissi, analizzare la possibilità di allacciare alcuni stabili alla rete di teleriscaldamento, cambiare le caldaie e, in futuro, pensare al ricorso a fonti di energia rinnovabili».
Caro gas, necessaria una ricognizione anche per le palestre e strutture sportive “super energivore”
La Provincia dovrebbe effettuare, con il supporto di esperti, una ricognizione dello stato delle palestre e delle strutture sportive che sono altamente energivore e funzionano anche la sera in quanto utilizzate dalle società sportive. I tecnici di via Grigna proveranno a capire quali contributi potrebbero ottenere dallo Stato: «Non arriveranno soldi freschi – precisa Borgonovo – ma riduzioni delle bollette legate a sconti dell’Iva e delle accise. Saranno, comunque, insufficienti a coprire i rincari: l’abbattimento del 50% rispetto a una crescita di costi del 400% rappresenta comunque un incremento del 200%. La trentina di miliardi annunciata dal Governo per tamponare gli aumenti non basta per rispondere ai bisogni delle imprese, delle famiglie e degli enti locali»