«Inizialmente ho cercato di soffocare le fiamme con l’estintore. Sembrava che l’incendio fosse spento, ma purtroppo ha ripreso a bruciare». È il racconto di Luciano Amenta, 57 anni, impiegato tecnico in una ditta di Carate Brianza, che nella tarda serata di sabato 21 ottobre si è trovato a dover fronteggiare un incendio divampato nel suo appartamento una mansarda all’ultimo piano di una palazzina in via Attilio Lombardi in località Costa Lambro.
A causa del fumo inalato, Amenta è stato trasportato all’ospedale di Monza per accertamenti, dove è rimasto sino alle 3.30 della mattina seguente. L’origine dell’incendio è ancora al vaglio dei vigili del fuoco, in posto sono intervenuti sei mezzi da Seregno, Carate Brianza, Desio e Monza. Per agevolare il lavoro dei soccorritori sono sopraggiunti i carabinieri.
Le fiamme si sono sprigionate verso le 22.30 dalla cameretta, secondo il racconto del padrone di casa sarebbero divampate tra il calorifero e una scatola elettrica a muro. All’interno della stanza c’era il figlio della compagna dell’uomo. Ventinove anni, è uscito dalla finestra. La porta era probabilmente ostruita dall’incendio. Ha cercato di soffocare le lingue di fuoco con dell’acqua. Poco dopo è intervenuto Amenta. I pompieri e i carabinieri sono rimasti in posto sino all’una.