La “Verguenza” è stata il primo grande, ampio successo del Birrificio Menaresta e il Menaresta, di suo, è stato il pioniere pressoché assoluto della birra artigianale in Brianza. Tutto merito di dei cugini Enrico Dosoli e Marco Rubelli, che hanno investito competenze e passioni nell’attività che ha poi macinato negli anni premi, riconoscimenti e successi. il Cittadino ha iniziato a parlare di loro prima ancora di quel 2 agosto 2007 in cui è arrivata la licenza per produrre e il panorama nazionale, allora, era ben diverso da quello che tutti conoscono oggi – e che peraltro fra tanti produttori ha permesso alla Brianza di diventare un territorio d’eccellenza nel mondo brassicolo.
Menaresta da alcuni anni ha deciso di dare appuntamento a tutti con un evento estivo speciale: i Verguenza Days che si tengono attorno al distretto del gusto di Carate Brianza, dove si trova la produzione (piazza Risorgimento) e che tornano quest’anno dal 18 al 20 giugno in collaborazione con Paneliquido, Il Rito e Mystic Burger.
“Una novità assoluta, un evento celebrativo dedicato alla Verguenza, la double-Ipa ripetente che però in Italia, diciamocelo… un pochino ha fatto scuola” scrive il birrificio: “Per l’occasione oltre alle classiche versioni Verguenza saranno proposte ben tre nuove ricette che saranno svelate a breve, per un totale di 5 verguenze freschissime alla spina”.
L’epidemia ha cambiato un po’ le regole in tavola e quindi occorre prenotare un posto nei turni di servizio programmati e rispettare le norme ormai note: “Quest’anno la prenotazione si deve effettuare dal sito scegliendo il proprio turno all’interno delle tre giornate. È semplice ed immediato, una volta effettuata la prenotazione riceverai e-mail di conferma con tutte le informazioni necessarie”. Le norme non scritte dal governo riguardano invece il dress code suggerito: “Scusarit (il grembiule nero di scuola) ma con le orecchie d’asino…i secchioni non sono ammessi” e per capire il motivo basta cercare l’etichetta della Verguenza.