Sarà dedicato a San Francesco il presepe vivente di Agliate in programma martedì 26 dicembre dalle 15 alle 18. Il tema di quest’anno, infatti, si ispira agli 800 anni dal primo presepe vivente, che fu voluto da San Francesco e realizzato a Greccio nel 1223.
Carate Brianza, il presepe vivente di Agliate ispirato a San Francesco: “Con gli occhi del corpo”
La frase “Con gli occhi del corpo”, che accompagna la 48edizione, è, infatti, di San Francesco. La disse a un amico, il nobile Giovanni Velita, cui confidò la volontà di realizzare la sacra rappresentazione e mostrare i disagi in cui il bambino Gesù si era trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato.
«Abbiamo scelto questa frase per sottolineare la volontà del Santo di vedere con gli occhi “fisici” la realtà della Incarnazione, che continua oggi nell’Eucarestia – hanno spiegato i referenti del movimento di Comunione e Liberazione, promotore dell’evento insieme alla comunità pastorale Spirito Santo – La scena iniziale, che si svolgerà sul sagrato della basilica di Agliate, rievocherà perciò tale episodio, mediante una breve rappresentazione teatrale inscenata da alcuni attori professionisti».
Carate Brianza: il presepe vivente di Agliate ispirato a San Francesco, chi è la sacra famiglia
La sacra famiglia quest’anno sarà impersonata da Valentina Messuti, insegnante di scuola materna, da suo marito Simone Zaffaroni e da Pietro, loro figlio primogenito. Lungo il percorso che si snoda dal battistero della basilica alla grotta, i visitatori del presepe incontreranno le tradizionali scene. Più di 300 persone (artigiani, professionisti, studenti delle scuole superiori ed universitari) sono coinvolte nell’allestimento, impegnate sin dai mesi precedenti nella realizzazione di scenari, costumi, canti, impianti luci e audio.
Carate Brianza: il presepe vivente di Agliate ispirato a San Francesco, l’anno scorso 8mila persone in visita
Lo scorso anno l’affluenza è stata di circa 8mila persone. Al termine del presepe vivente, alle 18, sarà celebrata la messa nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo. Parte delle offerte che saranno raccolte saranno devolute ad Avsi, organizzazione non profit che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e all’aiuto umanitario in 33 paesi.