Anche il Comune di Carate Brianza candida progetti ai fondi del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza preparato dal Governo per rilanciarne l’economia dopo la pandemia di Covid-19. Con l’intento di ampliare le due scuole dell’infanzia comunali e il nido di via Agazzi, l’amministrazione Veggian ha infatti deciso di partecipare alla manifestazione di interesse pubblicata da Regione Lombardia rivolta agli enti locali, finalizzata alla predisposizione dell’elenco del fabbisogno dell’edilizia scolastica lombarda. I progetti che riceveranno il disco verde dalla Regione saranno finanziati con fondi messi a disposizione dal ministero dell’Istruzione attraverso il Pnrr. Il primo progetto della giunta Veggian prevede una spesa di 181mila euro per la riconversione degli spazi esistenti alla scuola dell’infanzia di via Sciesa. Il secondo, dal valore di 470mila euro, riguarda invece la scuola dell’infanzia di via Agazzi e il nido comunale.
L’obiettivo è l’apertura di due sezioni primavera, collocate all’interno delle due scuole dell’infanzia, per offrire alle famiglie un servizio alternativo al nido per i bambini di età compresa tra i 2 e i 3 anni e garantire ai bimbi una maggiore continuità nel passaggio dalla sezione primavera alla scuola dell’infanzia. “Conoscendo già gli spazi, le routine e il personale, i bambini non si troverebbero a vivere un doppio ambientamento. Questo agevolerebbe anche le famiglie perché non si troverebbero costrette ad organizzarsi per gestire l’ambientamento dei figli per due anni consecutivi. L’idea è quella di offrire il medesimo servizio in entrambe le scuole, sia per garantire a tutti i bambini e alle famiglie le stesse opportunità, sia per evitare trasferimenti continui tra le due strutture, che non favorirebbero la serenità dei bambini”, si precisa nella relazione tecnica del progetto.
Nello specifico, nella scuola in via Sciesa si prevede di allestire la sezione primavera in una delle classi, spostando una classe nello spazio centrale collocato tra due aule. Sarebbero pertanto necessari lavori di adeguamento dei servizi igienici e di rimozione di una parete. In questo modo la primavera avrebbe, come tutte le altre classi, un bagno e un accesso diretto al giardino e al salone. In via Agazzi, invece, si intende trasformare il plesso in un polo per l’infanzia aperto ai bambini da 0 a 6 anni. Il servizio potrebbe essere strutturato con asilo nido (0-3 anni), primavera (2-3 anni) e scuola dell’infanzia (3-6 anni). In questo modo, la sezione primavera rappresenterebbe lo spazio dedicato ai bambini del nido che sarebbero “anticipatari” della scuola dell’infanzia e a quei bambini che entrano a scuola per la prima volta senza aver frequentato il Nido (di età compresa tra 2 e 3 anni).