Guai giudiziari per Bernardo Caprotti, patron di Esselunga. La Procura di Milano gli ha notificato un avviso di fine indagini nel quale lo ravvisa “ finanziatore d’una campagna diffamatoria” contro Coop Lombardia tramite una “ricettazione” cioè tramite “l’acquisto di un cd-rom di telefonate illecitamente registrate al fine di consentire al direttore e cronista di Libero, Maurizio Belpietro e Gianluigi Nuzzi ’di sfruttarle per realizzare servizi contro Coop Lombardia, concorrente commerciale di Esselunga’”.
Le telefonate sono quelle registrate illecitamente sulla linea del direttore della Coop di Vigevano da parte di due investigatori privati Fabio Quarta e Gianluca Migliorati, ex fornitori di Coop con la loro società “Sis”. I due erano reduci da una burrascosa fine di lavoro con Coop Lombardia.
«Ho studiato gli atti e ritengo l’accusa totalmente destituita di fondamento – replica il legale di Caprotti, Ermenegildo Costabile – in quanto appare assolutamente sganciata dalle dichiarazioni di tutte le persone ascoltate nelle indagini».