E’ scoppiata una vera e propria bufera nella parrocchia di San Maurizio dopo la notizia dell’addio di don Giuseppe Massaro dopo quasi dieci anni di presenza a Vimercate. Il sacerdote, conosciuto e amato dai fedeli, sarà destinato in tempi brevi a Vimodrone. Ad annunciare il suo trasferimento è stato il vicario episcopale, monsignor Patrizio Garascia, domenica scorsa durante le messe delle 9.30 e delle 11, quelle tradizionalmente più frequentate dai parrocchiani.
Subito dopo l’annuncio un piccolo gruppo di fedeli avrebbe perso la pazienza e avrebbe dato vita a una plateale contestazione, interrompendo l’omelia di monsignor Garascia, prendendo le difese di don Massaro e mettendo addirittura a rischio la prosecuzione della liturgia. Scene che, secondo le ricostruzioni, raramente si vedono in una chiesa e che, in particolare a San Maurizio, non si erano mai viste. A dare vita alla doppia contestazione sarebbe stato un ristretto gruppo di collaboratori molto vicini a don Massaro, che male hanno digerito il passaggio, avvenuto quattro anni fa, dalle ex parrocchie alla nuova comunità pastorale diretta da don Mirko Bellora. Una trasformazione vissuta non certo serenamente da parte di alcuni parrocchiani, che contestano l’organizzazione attuale e rimpiangono la vecchia struttura, fatta di sacerdoti fissi e di comunità distinte.
Un clima che si è sempre più surriscaldato negli ultimi mesi fino ad arrivare allo scontro aperto. In primavera alcune lettere erano state inviate al vicario episcopale e in copia a don Bellora: lettere nelle quali si manifestava proprio il malcontento per la nuova organizzazione. “Nella nostra comunità pastorale il nodo più urgente è rappresentato dalla forte opposizione che si è venuta a creare all’interno della parrocchia di San Maurizio – si leggeva in uno degli ultimi verbali del consiglio pastorale -. E’ assolutamente necessario che il sacerdote residente e i consiglieri della parrocchia di San Maurizio prendano a cuore il problema in modo deciso”.
Restano da capire i motivi alla base del trasferimento di don Massaro. Secondo quanto trapela, sarebbe stato lui stesso a chiederlo, ma il sacerdote non conferma: “E’ vero che andrò a Vimodrone, ma sul resto non rispondo”, si limita a dire. E resta da capire, infine, chi arriverà al suo posto. Le strade percorribili sono due: assegnare un prete nuovo a San Maurizio oppure redistribuire i compiti dei sacerdoti che formano la comunità pastorale.