In tempo di vacche magre anche poche centinaia di euro possono dare qualche sollievo ai bilanci dei Comuni: ecco, quindi, che la Lega di Brugherio propone l’introduzione di un contributo di 600 euro a carico di chi chiede il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis e di 300 euro per il rilascio di certificati o di estratti di stato civile relativi ad atti risalenti a più di un secolo fa. La proposta, che riguarderebbe solo i discendenti degli italiani emigrati all’estero e non i cittadini stranieri che vivono in Italia, dovrebbe essere esaminata dal consiglio comunale giovedì 6 marzo.
Brugherio vota la tassa di cittadinanza per i figli degli emigrati, le richieste da parte di chi era emigrato all’estero
«Negli ultimi anni – spiega l’ex sindaco Maurizio Ronchi – sono aumentate notevolmente le richieste di cittadinanza iure sanguinis, presentate soprattutto da argentini e brasiliani. Molti di loro, invece di avviare le pratiche presso i consolati, per accorciare i tempi , trasferiscono temporaneamente la residenza in Italia in modo da potersi rivolgere direttamente ai comuni». Le procedure per ricostruire il legame con un progenitore italiano, prosegue l’esponente della Lega, richiedono ricerche lunghe e talvolta complesse tra i faldoni custoditi negli archivi: «Spesso per i dipendenti degli uffici non è semplice ricostruire la storia degli antenati di chi domanda la cittadinanza – commenta – riteniamo, quindi, che il loro lavoro debba essere in qualche modo riconosciuto. Si tratta di una questione di buon senso» in quanto, come si legge nella mozione, le giornate e le energie dedicate non apportano alcun «beneficio per la comunità locale poiché molti richiedenti» una volta raggiunto l’obiettivo tornano nel loro Paese.
L’introduzione del contributo, secondo il Carroccio, potrebbe «scoraggiare pratiche opportunistiche legate a residenze non effettive». Una proposta simile è stata approvata dal comune di Concorezzo e a breve potrebbe essere presentata in altre città.
Brugherio vota la tassa di cittadinanza per i figli degli emigrati, i viaggi in Sudamerica ai primi del ‘900
I discendenti di brugheresi che, spinti dalla povertà, sono emigrati in Sudamerica tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento potrebbero essere svariate decine: se volessero ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana dovrebbero presentare, tra gli altri documenti, la copia integrale dell’atto di nascita dell’avo rilasciato dal comune in cui è nato, quello di matrimonio e quello di morte, gli atti integrali di nascita e di matrimonio di tutti i suoi discendenti in linea retta, il certificato rilasciato dalle autorità dello stato di emigrazione che attesti che il capostipite non ha acquistato la cittadinanza straniera prima della nascita dell’interessato.
Brugherio vota la tassa di cittadinanza per i figli degli emigrati, nel 2023 in Provincia di Monza 3.413 richieste
Nel 2023 nella provincia di Monza la cittadinanza era stata chiesta da 3.413 persone, un numero simile a quello del 2022: si tratta perlopiù stranieri residenti stabilmente nel nostro Paese e di neo diciottenni nati in Italia che, di conseguenza, non sarebbero toccati dal provvedimento.