Brugherio: sequestrati prodotti alimentari scaduti e multati due negozi per 3500 euro

Durante i controlli della polizia locale, ha tentato la fuga un addetto alle vendite bloccato.

Nella giornata di mercoledì 23 novembre gli uomini della Polizia Locale agli ordini del comandante Silverio Pavesi effettuavano ispezioni simultanee in due diverse attività commerciali di Brugherio, situate nella zona del centro della città e adibite alla vendita di bevande e generi alimentari. Nel corso di questa operazione gli agenti rilevavano diverse violazioni.

Brugherio: sequestrati prodotti alimentari e la fuga placata di un venditore

Nel primo negozio, venivano poste in vendita ben ottantasei confezioni di prodotti alimentari vari recante sull’etichetta una data di scadenza già sopravvenuta, o con etichettatura irregolare in quanto riportante diciture in lingua straniera. Venivano inoltre poste in vendita alcune quantità di frutta sfusa di cui era impossibile verificare il tracciamento. L’addetto alla vendita, di nazionalità straniera, tentava in un primo momento di scappare cercando di far perdere le proprie tracce. Vanamente, dato che successivamente veniva rintracciato ed identificato dalla pattuglia dei vigili. Il fuggiasco risultava essere un immigrato regolare, ma per quanto concerne la posizione lavorativa sono in atto verifiche sul suo conto. Non è stato chiarito se l’uomo sia il titolare dell’attività, oppure soltanto un dipendente. La merce incriminata veniva sequestrata e successivamente ne sarà disposta la distruzione. Veniva comminata anche una sanzione amministrativa per un importo totale di 1800 euro.

Brugherio: sequestrati prodotti alimentari e mancata licenza per gli alcolici

Problemi anche nel secondo esercizio, finito sotto la lente d’ingrandimento delle autorità. Anche in questo caso gli agenti rinvenivano trenta confezioni di genere alimentari di diversa natura che venivano esposti al pubblico, nonostante riportassero problemi nella regolarità dell’etichettatura e una data di scadenza ormai superata. Anche di questa merce veniva naturalmente predisposto il sequestro e la distruzione. Inoltre, venivano accertate violazioni delle norme che riguardano la vendita degli alcolici, le cui autorizzazioni non erano in possesso dell’esercente. Questo comportava la sospensione immediata della vendita degli alcolici posti sugli scaffali, attraverso l’apposizione di sigilli e contestualmente veniva comminata una sanzione amministrativa di importo pari a 1660. Solo a questo punto, il titolare del punto vendita si attivava presso i Monopoli dello Stato, al fine di ottener l’apposita licenza. Il comandante Pavesi riferisce infine di non poter fornire ulteriori dettagli circa l’ubicazione, la denominazione o altre indicazioni che possano indurre a identificare i negozi convolti in questa operazione, per ovvie ragioni di tutela della privacy.