Chieste le condanne per la banda dei georgiani. Mercoledì l’udienza al tribunale di Monza, nei confronti di Evi Kozana, considerato il promotore e il capo di una banda di ladri esperti, in grado di neutralizzare qualsiasi serratura, e di altri quattro complici, che avevano diverse basi logistiche sparse in tutta la Brianza, compresa Brugherio. La pubblica accusa ha chiesto le condanne a tre anni per Kozana, e per un coimputato, e altre pene comprese fra un anno e mezzo e due anni e quattro mesi di reclusione. La difesa, rappresentata dall’avvocato Gianluca Paglino per tutti e cinque gli imputati, ha chiesto invece l’assoluzione.
Le accuse riguardano presunti reati di ricettazione e falsificazione di documenti. Secondo i risultati delle indagini condotte dai carabinieri di Novara Kozana era a capo di una banda di ladri professionisti, dediti ad una serie di furti in appartamento a Monza, e in tutta Brianza, tanto che a Lissone e a Barlassina avevano due covi nei quali facevano pratica sulle varie tipologie di serrature. Un seguito della stessa indagine, in seguito, ha portato alla scoperta di un altro covo simile a Brugherio.
I carabinieri della città piemontese, in Brianza, avevano scoperto una specie di ‘arsenale’ di arnesi da scasso: flessibili con dischi impiegati in lavori di carpenteria, un kit di bombole di acetilene, usato nel taglio dei metalli, grimaldelli, due serrature antiscasso appositamente modificate e usate come ”allenamento”, come anche pistole laser.