Brugherio, altri quattro colpi attribuiti alla “maga” delle gioiellerie

Altri guai giudiziari per Mariapiera Pesce, 52 anni, residente in un piccolo insediamento di villette prefabbricate abitate da sinti a Brugherio. Fa la giostraia, ma dalle forze dell’ordine le vengono attribuiti ben altri giochi: quelli di destrezza con cui ruba preziosi nelle gioiellerie
Milano - Mariapiera pesce in un fotogramma della Polizia di Stato, mentre sta distraendo una commessa
Milano – Mariapiera pesce in un fotogramma della Polizia di Stato, mentre sta distraendo una commessa

Altri guai giudiziari per Mariapiera Pesce, 52 anni, residente in un piccolo insediamento di villette prefabbricate abitate da sinti a Brugherio. Fa la giostraia, ma dalle forze dell’ordine le vengono attribuiti ben altri giochi: quelli di destrezza con cui ruba preziosi nelle gioiellerie.

Nella mattinata di sabato, dopo minuziose indagini, i poliziotti sono entrati in carcere per notificarle una nuova ordinanza d’arresto. Nel nuovo provvedimento, chiesto dal pm David Monti e firmato dal gip Cristina Di Censo, vengono attribuiti alla donna altri quattro furti in gioielleria, a Milano, per un valore complessivo che supera i 120 mila euro.

Le prove, che arrivano dalle immagini delle telecamere e dai riconoscimenti fotografici dei gioiellieri derubati, collegano la Pesce ai furti di via Fieno (9 novembre), via Marsala (30 gennaio 2016, 13 preziosi vari per circa 30 mila euro), via Verdi (18 febbraio, Rolex da 20 mila euro), via Ripamonti (risalente al 2009).

I precedenti

Il 27 febbraio portò via un orologio da 136 mila euro dalla gioielleria Pisa, pieno centro Milano, nel Quadrilatero della moda. Qualche mese prima, il 9 novembre 2015, anche se di minor valore, il furto fu in qualche modo ancor più spettacolare: in una gioielleria di via Fieno, distrasse la commessa chiedendo di vedere un anello esposto in vetrina, mentre altri preziosi erano già sul banco, e pochi minuti dopo salutò e uscì. In borsa aveva nascosto una scatola che conteneva 29 anelli con diamanti. Valore, quasi 60 mila euro.

Il 30 marzo scorso, quando riuscirono ad arrestarla dopo una minuziosa e tenace indagine, i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della questura si resero subito conto di avere a che fare con una ladra super professionista, esperta, nervi d’acciaio, una sorta di maestra del furto.

Una “maga” del furto

Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, il gip Di Censo scrive: «Si tratta di un autore non improvvisato ma seriale di illeciti, consumati non per finalità di mero sostentamento, ma di vero e proprio parassitario arricchimento». Nei confronti della Pesce, che risulta avere denunce per furto a partire dal 1978, il gip scrive ancora: «La custodia cautelare in carcere si è resa necessaria rispetto a misure meno afflittive essendosi la stessa mostrata del tutto indifferente alla deterrenza delle precedenti condanne e carcerazioni».