A venti giorni dall’aggressione, il 20 aprile era stata colpita quasi mortalmente alla testa, Elena Di Rienzo è ancora ricoverata in terapia intensiva all’ospedale “San Gerardo” di Monza. L’ultimo bollettino medico, diramato giovedì 5 maggio dal nosocomio, parla di minimi segnali di miglioramento.
La trentaseienne estetista, mamma di due bambini piccoli, di 5 e 2 anni nati dalla relazione con l’ex compagno Cristian Redaelli che l’ha aggredita prima di suicidarsi dal ponte di Realdino a Carate Brianza, è in una fase che i medici definiscono ora di «lenta evoluzione».
I parametri rimangono stabili e lo sono ormai da domenica 24 aprile, quando era entrata per l’ultima volta, la terza, in sala operatoria. Da allora nell’ultima settimana non si sono più resi necessari ulteriori interventi neurochirurgici. Il grave quadro neurologico postraumatico presenta minimi segnali di miglioramento. Elena è ancora in coma, com’era già il 20 aprile giorno del suo arrivo al nosocomio brianzolo. La donna rimane tuttora in pericolo di vita e la prognosi per lei resta riservata.