Nel 2025 Brianzacque investirà 67,2 milioni di euro per realizzare nuove infrastrutture e migliorare la rete dell’acquedotto e delle fognature: la cifra è inserita nel budget 2025 e nel piano industriale 2025-2029 approvati all’unanimità dall’assemblea dei soci. Secondo le previsioni il valore della produzione dovrebbe crescere dell’8% e attestarsi a 135,1 milioni di euro con un utile Ebit di 8,9 milioni, in aumento del 59% rispetto al Forecast 2024: l’Edbitda atteso per l’esercizio è di 43,6 mln, in aumento rispetto al 2024.
Brianzacque: gli investimenti, si allarga anche l’organico
Circa un terzo degli investimenti, ovvero 23,1 milioni, sarà assorbito dalle opere finanziate dal Pnrr per ridurre le perdite della rete idrica e per proseguire la smartizzazione degli acquedotti mentre la parte restante sarà destinata all’ammodernamento e alla manutenzione delle fognature e dei depuratori tra cui quello di San Rocco che sarà ampliato con la realizzazione di sei vasche interrate. Nel 2025 Brianzacque, che investirà 77 euro per ogni brianzolo, conta di assumere 19 dipendenti portando l’organico a 365 addetti.
Gli obiettivi del piano industriale quinquennale ruotano attorno alla sostenibilità ambientale e alla lotta ai cambiamenti climatici con la creazione di infrastrutture verdi e la riduzione delle emissioni mentre altri 320 milioni di euro saranno impiegati per abbattere le perdite idriche e ottimizzare la depurazione. Secondo le stime nel 2029 il valore di produzione dovrebbe sfiorare i 160 milioni di euro mentre il costo della produzione dovrebbe arrivare quasi a 140 milioni di euro.
Brianzacque: «Budget costruito su grandi progetti per constrastare il cambiamento climatico»
«Anche il budget del 2025 è costruito su grandi progetti che intendono rispondere alle principali esigenze del sistema idrico del nostro territorio e contrastare il cambiamento climatico – spiega il presidente Enrico Boerci di Brianzacque – la vera sfida è quella di affrontare la crescente variabilità climatica e gli estremi idrici, dalla scarsità all’eccesso di acqua, con infrastrutture innovative e sostenibili. Entro il 2030 contiamo di ridurre i fanghi di depurazione di oltre il 50%, puntiamo a contenere ulteriormente le perdite idriche, a potenziare le energie rinnovabili e a ridurre le emissioni».
E infine: «Continueremo a impegnarci per proteggere la risorsa idrica, rendere i territori più resilienti e favorirne la rigenerazione attraverso soluzioni all’avanguardia».
Le bollette energetiche peseranno notevolmente sul bilancio della società: «Dopo un 2024 segnato dalla contrazione, arrivano segnali preoccupanti dell’aumento dei prezzi – afferma il direttore finanziario Giuseppe Mandelli – copriremo gli investimenti con gli incrementi delle tariffe applicati nel 2024 e 2025, con i contributi a fondo perduto del Pnrr e dell’ Ato, e con il ricorso alle banche. Continueremo, inoltre, a sviluppare partnership strategiche con enti locali e altri operatori anche al di fuori del nostro settore».