Fare squadra contro il crimine organizzato: è la mission di Brianza SiCura, percorso di cooperazione intercomunale per contrastare la criminalità organizzata di stampo mafioso e del fenomeno della corruzione.
Il progetto è stato presentato oggi, sabato 19 dicembre, a Monza presso la sede della Provincia MB ai 55 Sindaci della Brianza da parte del Consigliere Provinciale Giorgio Garofalo, Presidente del Consiglio Comunale di Seveso e membro di Brianza SiCura.
“Brianza SiCura prende in prestito il nome da un convegno di successo organizzato nella Città di Seveso il 16 maggio 2014 alla presenza del professore Nando dalla Chiesa, del magistrato Salvatore Bellomo e del Presidente della Commissione antimafia di Milano David Gentili – spiega il Consigliere Garofalo – Quel convegno rappresentava la migliore risposta da parte delle istituzioni nei confronti della criminalità organizzata: erano passate solo poche settimane dalla scoperta della “banca clandestina della ‘ndrangheta” dell’operazione Tibet, una delle tante operazioni che hanno messo in luce i traffici della mafia al Nord e in Brianza. Il convegno diventa così la pietra miliare di un lavoro intercomunale: alcuni amministratori decidono di unire le forze e adoperarsi per cercare i migliori strumenti di prevenzione del fenomeno malavitoso”.
Informazione, formazione e prevenzione sono i pilastri su cui muove Brianza SiCura, con lo scopo di promuovere iniziative, progetti e proposte che coinvolgano i cittadini, il mondo della scuola, le forze sociali e produttive del territorio, utili a costruire e rafforzare la consapevolezza, responsabilità e coscienza civile della cittadinanza. Tutti possono partecipare alle riunioni itineranti e pubbliche organizzate nei Comuni che dimostrano interesse per il progetto e aderire al Manifesto che rappresenta la Carta di identità.
Molti i progetti in cantiere. “In primis, vorremmo puntare sulla formazione: nelle scuole, alla cittadinanza, ma anche nei confronti dei dipendenti comunali e degli amministratori. E poi – spiegano gli amministratori impegnati nel progetto – avviare un’indagine nel mondo produttivo per capire qual è la percezione di sicurezza e se ci sono casi di estorsione o usura”.