Brianza, Seveso e Pedemontana I sindaci in pressing sulla Regione

Un incontro urgente e risposte chiare. Lo chiedono a Roberto Maroni i sindaci dei Comuni della Brianza attraversati da Pedemontana. In particolare i sindaci di Cesano Maderno, Seveso, Meda, Barlassina e Lentate sul Seveso che al presidente di Regione Lombardia hanno scritto una lettera.
Un manifestazione contro Pedemontana in Brianza
Un manifestazione contro Pedemontana in Brianza archivio

Un incontro urgente e risposte chiare. Lo chiedono a Roberto Maroni i sindaci dei Comuni della Brianza attraversati da Pedemontana. In particolare i sindaci di Cesano Maderno, Seveso, Meda, Barlassina e Lentate sul Seveso che al presidente di Regione Lombardia hanno scritto una lettera.

“Su Pedemontana i sindaci della Brianza si aspettano da Regione Lombardia risposte chiare, per questo hanno chiesto un incontro urgente direttamente con il presidente Maroni – ha dichiarato il monzese Roberto Scanagatti, presidente dell’assemblea dei 55 sindaci brianzoli – I primi cittadini vogliono notizie certe sui finanziamenti e sui tempi di realizzazione della tratta B2, ovvero l’adeguamento dei 9,5 chilometri della Milano-Meda tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno, senza il quale, quando sarà attivato il tratto di Pedemontana (B1) proveniente dalla autostrada dei Laghi, la stessa Milano-Meda e tutta la viabilità locale di un importante distretto industriale saranno inevitabilmente destinate a un sicuro collasso”.

E poi: “Oltre a chiedere risposte urgenti alla Regione – aggiunge Scanagatti -, abbiamo inoltre deciso di avviare una serie di azioni sui territori interessati dai lavori Pedemontana, che già oggi registrano situazioni di degrado e ricadute economiche negative, proprio a causa dell’incertezza circa i destini delle aree e delle attività interessate dalla nuova tratta autostradale. Alle iniziative coinvolgeremo i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio”.

“Se la Pedemontana doveva essere una infrastruttura essenziale anche in vista di Expo – ha concluso il monzese – quello che si sta prefigurando va esattamente nel senso opposto perché l’opera incompleta peggiorerà un sistema viabilistico già oggi al limite, che rischia di mettere in ginocchio uno tra i più importanti distretti produttivi e commerciali dell’intero paese”.

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