C’è un’opportunità che si chiama canone concordato: a utilizzarla sono gli inquilini che cercano un appartamento in locazione a un costo ragionevole. «Nei Comuni ad alta densità abitativa esistono accordi locali che prevedono contratti a canoni agevolati – spiega Mariella Pollara, segretaria generale del Sunia Monza e Brianza, Sindacato Nazionale Unitario Inquilini e Assegnatari –, sono stati sottoscritti dalle associazioni di categoria degli inquilini e dei proprietari e valgono su numerosi Comuni della provincia di Monza e della Brianza». «L’obiettivo di questi accordi – precisa il Sunia – è di calmierare il mercato delle locazioni, dove le spese per l’affitto si riducono per effetto dell’intesa delle associazioni che hanno anche la funzione di controllare la regolarità dei contratti. Il vantaggio per il proprietario dell’immobile si traduce in un risparmio fino all’11 per cento sulle tasse e del 25 per cento sull’IMU».
Canone concordato in Brianza, una ventina i Comuni aderenti
Ma resta un problema: gli appartamenti in affitto a Monza e in Brianza sono ormai merce rara. Anche perché spesso i proprietari, magari condizionati da esperienze negative maturate durante la fase più critica dell’emergenza sanitaria, sono sempre meno propensi a dare in locazione il proprio bene. O, in alternativa, chiedono molte più garanzie rispetto al periodo pre-covid. Paradossalmente, pure chi ha una buona disponibilità economica e ha «perso» la precedente abitazione per una programmata finita locazione, fa molta fatica a ritrovare una nuova unità abitativa. Gli accordi relativi al canone concordato, intanto, sono operativi dal 2020 in una ventina di Comuni brianzoli, Monza compresa. « I Comuni – precisa Mariella Pollara – ci confermano che, dove esiste, questo strumento viene utilizzato» Nel 2021 la sola sede Sunia di Monza ha stipulato un centinaio di contratti a canone concordato. Quest’anno si è già arrivati al doppio