Come ogni 1 maggio l’amministrazione comunale di Bellusco, in occasione della festa dei lavoratori, ha reso omaggio al monumento dei cinque operai tragicamente morti sul lavoro nell’aprile del 1908.
Il sindaco Mauro Colombo, assieme a una delegazione dell’amministrazione comunale, al parco don Arnaldo Mavero e al comandante della polizia locale Alessandro Benedetti, ha deposto una corona sopra il monumento dove sono accolte le salme dei ragazzi periti nell’incidente sul lavoro avvenuto ormai più di un secolo fa: era infatti il 17 aprile 1908 quando Federico Villa di 14 anni, Giuseppe Limonta di 16 e Luigi Cereda di 24, Luigi Fumagalli di 17 anni e Pietro Colnaghi di 19 sono rimasti vittime del crollo improvviso di un palazzo a Milano dove si trovavano a lavorare assieme ad altri concittadini.
La tragedia aveva toccato profondamente la comunità, e le loro salme, recuperate solamente nei giorni successivi all’incidente, erano state traslate al paese d’origine dove il 30 aprile si erano tenuti i funerali. Questo il ricordo di quel giorno: “L’omelia è di mons. Pellegrini, fino a pochi anni prima parroco del paese: il suo è un caldo e commovente discorso: “povere vittime, oscuri eroi del lavoro e del dovere”. il corteo funebre fa l’intero giro del paese, compreso Cantone, accompagnato dal continuo sottofondo delle campane che diffondono una voce “plorante”, piangente, per un saluto pieno di tenerezza infinita. al cimitero tanti saluti, anche quelli di un operaio a nome dei compagni di lavoro”.
Il monumento si trova nel cimitero di Bellusco, accanto alla cappella centrale.