Bea continua a vivere nei cuori di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Lo scorso venerdì 15 settembre, nel giorno che avrebbe segnato il suo 18esimo compleanno, Beatrice Zaccaro, la giovane canturina tragicamente scomparsa in un incidente stradale a Seregno nel mese di maggio, è stata commemorata con una toccante cena benefica, svoltasi al Polaris Studio di Carate. Si è trattato del primo evento ufficiale organizzato dall’associazione “Bea Vive”, fondata dai genitori della canturina – Massimiliano Zaccaro e Grazia Tagliabue -, con l’obiettivo di preservare il nome e la storia di Bea attraverso iniziative mirate a sensibilizzare i giovani sull’importanza della sicurezza stradale e a fornire sostegno alle famiglie che hanno vissuto tragedie simili.
A Carate la prima iniziativa della associazione “Bea Vive”
“Centosessanta persone hanno partecipato alla cena, e tante altre al post-cena con dj e bar. È stata una serata toccante, colma di emozioni che abbiamo condiviso con tutti i partecipanti. L’evento è stato un successo, sicuramente anche grazie al supporto di Bea che ci ha aiutati da lassù“, ha commentato il papà Massimiliano, a margine dell’iniziativa.
Alla cena benefica erano presenti anche importanti figure locali, tra cui Anna del Prete, la direttrice della scuola che Beatrice frequentava, l’Accademia Professionale Estetica Pbs di Monza, dove la giovane stava seguendo il suo sogno di diventare estetista, oltre a Enrico Dell’Acqua, decano dei trapiantati sportivi di successo, che ha espresso la sua gratitudine ai genitori di Bea per aver scelto di donare gli organi, un atto di generosità che ha salvato diverse vite umane.
“Bea, che è qui con noi. Aveva il talento di farsi voler bene e noi continueremo a volerle bene”, ha riferito Del Prete. Tra i partecipanti anche il vicesindaco di Cantù Giuseppe Molteni, l’assessore canturino Matteo Ferrari, il presidente del consiglio comunale di Cantù Mirko Gaudiello e il comandante dei vigili di Figino Serenza Mirko Briganti. La serata benefica è stata un tributo commovente a una giovane vita spezzata troppo presto e un impegno per un futuro più sicuro e solidale.
Il papà di Beatrice Zaccaro a Carate: “Abbiamo provato a costruire qualcosa”
“Il 27 maggio il suo incidente ci ha cambiato la vita. Avevamo allora due possibilità: chiuderci in casa a guardare il soffitto o provare a costruire qualcosa”, ha riferito il papà Massimiliano. Bea è stata onorata con foto, video e ricordi di amici e famigliari, nell’ambito di una serata ricca di emozioni, nella quale è stato raggiunto l’obiettivo primario dell’iniziativa: finanziare una borsa di studio in sua memoria. “Settimana prossima, ci recheremo nella scuola di Beatrice per decidere a chi donare questa borsa di studio. Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno partecipato e contribuito”, ha aggiunto il fondatore e presidente dell’associazione “Bea Vive”. “Ci teniamo davvero a tenere vivo il suo nome, perché lei era e sarà un’anima unica per sempre. Qualunque cosa l’associazione farà, sarà in nome di Bea e quindi la faremo al meglio”, ha concluso.