Regione Lombardia l’aveva sottoscritto, quindi la notizia non sarebbe tale. Eppure l’attesa aveva dilatato i mesi, lasciandoci entrare anche timori e incertezze. Ecco perché la ratifica dei 15 milioni che il Pirellone porta nelle casse dell’autodromo – o, meglio, dell’Aci – hanno il classico sapore dello spumante stappato a ridosso del capodanno.
Nella seduta dello scorso 28 dicembre, tra i provvedimenti approvati dalla giunta regionale lombarda, “si assumono le determinazioni inerenti il Gran premio d’Italia di Formula 1 presso l’autodromo di Monza per gli anni 2017-2019”, come si legge nel verbale della seduta numero 255. Ossigeno per il futuro, ma anche per il presente di un autodromo da anni affannato da continue rincorse.
«Era necessario definire alcune questioni» e per questo il semaforo verde si è acceso proprio a fine anno. Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia, spiega che «per fare un esempio, non sappiamo ancora se il nostro logo potrà comparire sui biglietti di ingresso al Gp. Dipenderà per lo più da Liberty Media», che ha ereditato da Bernie Ecclestone la gestione del circus.
«Noi abbiamo approvato la convenzione con la quale regoliamo i rapporti tra Regione e Aci Italia per l’organizzazione del Gran premio, formalizzando l’impegno dei 5 milioni per tre anni» che già al rinnovo triennale per la Formula 1 in Brianza erano stati annunciati dal governatore Roberto Maroni.
L’aspetto visibilità di Regione Lombardia resta così, al momento, una delle questioni sul tavolo. In un contesto che ha visto la Regione stessa già intervenire sul comparto autodromo-Parco-Villa Reale con un piano da 55 milioni totali. La realizzazione di nuovi info-point, ma anche la manutenzione straordinaria, la riqualificazione dei filari, la rimozione dell’amianto dalle cascine e gli interventi ai Giardini reali e alle ex cavallerizze, con lavori su tetto e facciate: questi gli impegni ratificati a inizio dicembre nell’accordo di programma che valorizza tutto ciò che vive nel polmone verde cittadino.
Con l’ok ai 15 milioni, Regione Lombardia strappa il giro veloce che arriva in chiusura di qualifiche e la pole position nella griglia di ripartenza dell’impianto. Anche perché Angelo Sticchi Damiani, in un clima già surriscaldato dalle prossime elezioni di Aci e Acm, non ha fatto mistero della sua preoccupazione anche sul Gp d’Italia del 2018. Sticchi ha puntato il dito contro la Legge di Stabilità, in cui non sono stati inclusi i provvedimenti attesi.
«Oggi tutta la nostra azione è ingessata dal punto di vista procedurale e ciò ci mette profondamente in crisi, al punto da comportare dei rischi per la permanenza della Formula 1 a Monza con effetto immediato: parlo del 2018 – ha tuonato al Corriere dello Sport – Se non si troverà il modo di tirar fuori l’Aci da questa rete, non potremo mantenere gli impegni presi con il Parlamento e il Paese per mantenere la Formula 1 in Italia».