Autisti della Net che utilizzano il proprio smartphone mentre sono alla guida. Questa è la situazione denunciata da un genitore di una ragazza busnaghese di 15 anni che quotidianamente usufruisce del servizio Net (Nord est trasporti società del gruppo ATM che, dal primo gennaio 2008, gestisce il servizio di trasporto pubblico extraurbano in questi territori). L’ultimo episodio, secondo la denuncia della donna, si è verificato a fine marzo. Il conducente in servizio sulla corsa Z321, direzione Monza, distratto dall’utilizzo del proprio smartphone, avrebbe addirittura mancato una fermata, regolarmente prenotata, fermandosi poi repentinamente a qualche metro dalla fermata una volta accortosi dalla distrazione.
Il racconto
La ragazza – che viaggiava su quel bus – ha documentato la situazione scattando diverse foto dell’autista alla guida con in mano il proprio apparecchio telefonico. Questo sarebbe però solamente l’ultimo dei casi in questione: «È da tempo che mia figlia lamenta questa situazione – spiega il padre della ragazza -. Lei prende ogni giorno i bus della linea Z321 per compiere il tragitto casa – scuola e più volte ci ha raccontato di aver assistito a scene in cui il conducente guidava chattando tranquillamente con il proprio smartphone». Il padre non è entrato subito in allarme: «All’inizio non ho dato molto peso alla questione – prosegue il padre -. Viste però le insistenze di mia figlia sull’argomento le ho chiesto di scattare le foto se avesse visto un’altra volta un episodio del genere. Anche in modo da poter denunciare l’accaduto a chi di competenza». Così settimana scorsa, durante il viaggio di ritorno da scuola, «mia figlia mi ha raccontato che l’autista mentre guidava con in mano il proprio smartphone, come si può bene vedere dalle foto, ha saltato una fermata regolarmente prenotata perché intento a chattare, salvo accorgersene qualche decina di metri dopo ed inchiodare pericolosamente».
Il genitore non accetta questa situazione: «Quei pullman sono usati quotidianamente da tanti ragazzi e adulti che utilizzano il trasporto pubblico per andare a scuola e lavoro – prosegue il padre -, non possono essere lasciati in mano a degli irresponsabili che guidano un mezzo di trasporto utilizzando il telefoni e tenendo il volante con poche dita. Oltre ad essere pericoloso per tutti, è anche vietato dal Codice della strada. È una situazione che deve assolutamente finire. Oggi, non domani». Intanto, il genitore ha provveduto a fare reclamo all’azienda: «Subito mercoledì, quando mi è stato raccontato l’accaduto, ho compilato l’apposito form sul sito dell’azienda per denunciarlo. Spero che qualcuno prenda in mano la situazione e che vengano adottati i giusti provvedimenti».
I provvedimenti dell’azienda
La società Net, contattata in merito ai fatti denunciati dal cittadino busnaghese, tiene a precisare che situazioni del genere non sono tollerate. «Innanzitutto vogliamo scusarci per quanto accaduto – commenta l’azienda -. Vogliamo comunque assicurare che l’azienda è costantemente impegnata nell’opera di sensibilizzazione e nel monitoraggio del personale di guida». L’azienda ribadisce che l’uso del proprio smartphone durante la guida è severamente vietato: «Ovviamente oltre alle normative vigenti per il Codice della strada – proseguono – esistono anche delle precise disposizioni degli organi di servizio aziendale che vietano in modo assoluto l’uso del cellulare durante la guida». Per quanto riguarda invece il caso specifico, l’utilizzo dello smartphone e la mancata fermata da parte del conducente sulla linea Z321, la società di trasporti garantisce che la denuncia del busnaghese non verrà presa sotto gamba. «L’azienda ha già provveduto a contattare i conducenti e, anche se per noi sarà difficile avere riscontri su questa situazione internamente, la segnalazione è stata però presa in carico dalla direzione competente – chiudono, garantendo che comunque non verrà lasciato nulla al caso -. Verranno quindi effettuati tutti gli accertamenti del caso e, nel momento in cui si riusciranno a verificare precisamente i fatti, si procederà prendendo gli eventuali provvedimenti disciplinari». La questione resta aperta.