Attivato a Giussano l’ambulatorio dell’infermiere di famiglia

È stato attivato a Giussano l’ambulatorio dell’infermiere di famiglia.
L’ambulatorio dell’infermiere di famiglia
L’ambulatorio dell’infermiere di famiglia

Dalle iniezioni e infusioni di farmaci specifici, alle medicazioni avanzate, fino alle terapie per diabetici e pazienti con altre patologie nutrizionali. Sono solo alcuni dei servizi offerti dall’ambulatorio dell’infermiere di famiglia che è stato appena attivato a Giussano, sulla scia del successo registrato da quello avviato a Lissone lo scorso luglio. L’ambulatorio, ospitato presso il presidio territoriale di via Milano 65, nell’area poliambulatoriale, garantisce, innanzitutto, prestazioni tecnico-infermieristiche. Inoltre, l’infermiere di famiglia promuoverà anche cultura ed educazione alla salute, soffermandosi sui buoni stili di vita e appropriati comportamenti alimentari, e sosterrà l’utente nel proprio percorso terapeutico.

Il servizio ambulatoriale è attivo, per il momento, nelle giornate di lunedì, dalle 13.30 alle 16, e di mercoledì e giovedì, dalle 8.30 alle 11. L’obiettivo è estendere aperture e fascia oraria. L’accesso all’ambulatorio di Giussano (per utenti maggiorenni no Covid) è esclusivamente su prenotazione, nel rispetto della normativa nazionale e regionale relative al distanziamento e al divieto di assembramento, con l’impegnativa del medico curante. È possibile prenotare telefonando al numero 039/6657771, con la prescrizione redatta dal medico di medicina generale, da lunedì al venerdì (non festivi), dalle 10.30 alle 13. Dopo quello di Lissone, in Asst si pensa ora all’apertura dell’ambulatorio dell’infermiere di famiglia ad Agrate. Nelle prossime settimane, in verità, su tutti e quattro gli ambiti territoriali che afferiscono all’Asst di via Santi Cosma e Damiano, insisteranno strutture analoghe. «L’ambulatorio avviato il 18 ottobre scorso conferma il nostro proposito di definire e organizzare il presidio di Giussano come primo ospedale di comunità della Brianza» ha commentato Guido Grignaffini, direttore socio sanitario di Asst Brianza.