Soddisfatta “La Rondine” di Concorezzo dopo l’esito negativo della conferenza dei servizi per Asfalti Brianza, ma la lista politica di opposizione non molla la presa. L’azienda aveva chiesto di aumentare l’orario di produzione di bitume e di poter utilizzare la montagna di fresato oltre alla modifica dell’Aua ovvero l’autorizzazione unica ambientale per la produzione. Richieste che Provincia, Comune e tutti gli enti competenti giovedì 25 febbraio hanno respinto al mittente. Ciò fa sì che l’attività della società concorezzese resti sospesa ormai dal luglio 2020 .
«A fronte dei tanti anni di gravi e documentate inadempienze, le richieste dell’azienda erano a dir poco irricevibili. Siamo felici che tutte le autorità pubbliche coinvolte abbiano finalmente dato un segnale chiaro e univoco, in difesa della salute e del benessere della cittadinanza – ha commentato la lista di opposizione in consiglio guidata da Francesco Facciuto -. Dopo quasi due anni di inaccettabili esitazioni e rinvii, accogliamo con piacere anche il deciso cambio di linea dell’Amministrazione di Concorezzo. Il Comune ha infatti espresso formalmente il primo parere negativo, forse archiviando una volta per tutte la fase della concertazione».
La Rondine però non cambia idea e vorrebbe veder chiusa l’impresa concorezzese al centro dell’attenzione per i suo miasmi da tanto tempo. « Per quel che ci riguarda, la nostra posizione è sempre la stessa. Asfalti Brianza è incompatibile con le migliaia di residenti che ne subiscono le esalazioni. Per questo, continueremo a lavorare con determinazione, affinché si arrivi ad un punto davvero conclusivo – ha sottolineato la Rondine -. Abbiamo promesso che non saremmo arretrati di un millimetro e che, presto o tardi, anche gli amministratori meno risoluti avrebbero finito per seguire la linea tracciata. Cogliamo l’occasione per rinnovare questa promessa».