Molte aziende vivono sotto il peso dei debiti, effetto drammatico della crisi. E i loro titolari sono costretti a portare avanti l’attività schiacciati da una responsabilità che toglie serenità ed energie. Adesso, però, almeno per gli artigiani di Monza e della Brianza, c’è un servizio che potrebbe contribuire ad alleviare qualche sofferenza. L’Unione artigiani, infatti, ha istituito lo “sportello sovraindebitamento” per gli artigiani in crisi.
L’obiettivo è quello di aiutare i piccoli imprenditori che non hanno un patrimonio sufficiente per fare fronte ai pagamenti. Lo strumento utilizzato per raggiungere questo fine è la collaborazione di un legale esperto della materia che guidi all’uso delle procedure previste dalla legge numero 3 del 27 gennaio 2012 (la cosiddetta legge salva-suicidi). Si tratta di norme pensate per concedere un po’ di respiro alle aziende che si trovano in difficoltà economica, proponendo ai creditori un piano finanziario di rientro o il pagamento dei debiti in misura ridotta rispetto al dovuto, tenendo conto delle attuali disponibilità del debitore.
Il legale a cui si rivolgono gli artigiani non fa altro che elaborare una proposta da presentare ai creditori, attestata da un perito che è stato nominato dal Tribunale , che preveda il pagamento del 60 per cento dei crediti, compresi quelli maturati nei confronti del fisco. Se la procedura viene attivata(l’omologazione da parte del giudice tuttavia deve avvenire entro sei mesi dalla presentazione della proposta) vengono sospesi i pignoramenti in corso. Per informazione e per l’avvio eventuale di una pratica telefonare allo sportello sovraindebitamento dell’Unione artigiani allo 028375941. (Nella foto il segretario dell’Unione artigiani Marco Accornero.