Arriva la metrotramvia (l’inizio dei lavori della Milano-Desio-Seregno è stato annunciato il 28 gennaio) e i residenti nella zona di Sant’Ambrogio di Seregno sono in allarme per l’impatto dell’opera sul territorio. Il comitato di quartiere, guidato da pochi giorni da David Savoca, ha preso posizione. «Esprimiamo preoccupazione -ha spiegato il neocoordinatore, in un comunicato stampa sottoscritto anche dai componenti del direttivo provvisorio Giovanni Cavallo, Gianni Nespoli, Erminio Consonni, Ettore Galbiati, Paolo Tagliabue, Cristina Gipponi e Pierluigi Valaderio- per l’assenza dell’amministrazione comunale seregnese alla riunione con il provveditorato alle opere pubbliche per la Lombardia».
Una circostanza – si legge – che non è però una novità: «in diverse occasioni il sindaco o la giunta hanno disertato incontri politici negli scorsi mandati. Ma l’ultima riunione non era un tavolo politico, ma tecnico-amministrativo, e per questo come comitato riteniamo l’assenza una grave mancanza, segno che quella della metrotramvia non è mai stata realmente una priorità in agenda. Anzi, sembra che non sia neanche riconosciuta come un problema da affrontare attivamente, come invece hanno fatto altri Comuni, quali quelli di Desio o Nova Milanese».
Per approfondire l’argomento e le ripercussioni che l’opera avrà sulla stazione ferroviaria, il comitato di Sant’Ambrogio ha convocato una riunione, che sarà ospitata giovedì 11 febbraio, alle 21, dall’oratorio Sant’Ambrogio di viale Edison. L’invito a partecipare è rivolto a residenti, associazioni ed agli alti comitati di quartiere.
«Subito dopo -ha continuato Savoca- chiederemo un incontro urgente al sindaco Edoardo Mazza, all’assessore alla Mobilità Marco Formenti ed all’assessore alla Pianificazione territoriale Barbara Milani, in merito alla problematica che la metrotramvia rappresenta». Per informazioni o segnalazioni, si può scrivere una mail all’indirizzo comitato.santambrogio.seregno@gmail.com.
Dal canto suo, il sindaco Edoardo Mazza risponde che in realtà a quell’incontro non sarebbe stato invitato: «Sull’avvio dei lavori sarei cauto – dice – Il cantiere avrebbe già dovuto aprire nel 2009 e terminare nel 2014, ma finora non è stato fatto niente. Credo pertanto che sia inutile arrovellarsi. Ho comunque scritto alla Città Metropolitana, per chiedere come mai non siamo stati invitati al summit: evidentemente, la presenza di un Comune importante come il nostro preoccupava».
Il capogruppo del Partito democratico, William Viganò, ha risposto: «Chiedo a Mazza di abbandonare polemiche sterili, anche perché la riunione a Milano ha visto la partecipazione del Comune di Paderno Dugnano, amministrato dal centrodestra, e non è stata quindi esclusiva dei suoi colleghi di centrosinistra. Aggiungo che due mail al riguardo sono state recapitate all’ufficio anagrafe: andrebbe quindi fatta una riflessione sulle modalità di comunicazione interna alla macchina comunale.
Una critica all’infrastruttura è arrivata anche dalle associazioni ambientaliste, attraverso il blog brianzacentrale.blogspot.it, in particolare sul deposito previsto dal progetto in viale Europa, in un’area oggi verde al confine tra Seregno e Desio, a non molta distanza dall’ospedale ed a ridosso del cimitero consortile della frazione di San Carlo. «L’intervento in questione si presenta decisamente invasivo e va ad intaccare, in una delle zone più urbanizzate della Brianza, un prezioso collegamento, attraverso le aree verdi di Desio, tra il parco locale di interesse sovracomunale seregnese ed il Plis del Grugnotorto-Villoresi».