Il limbiatese Giampietro Manenti, presidente del Parma calcio, è stato arrestato dalla guardia di finanza con l’accusa di reimpiego di capitali illeciti nell’ambito di un’operazione, coordinata dalla Procura di Roma, contro il riciclaggio e l’autoriciclaggio
aggravato dal metodo mafioso.
Perquisizioni e arresti in tutta Italia: sono 22 i soggetti destinatari delle misure cautelari, una sessantina in tutto le perquisizioni.
Le misure cautelari riguardano accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, frode informatica, utilizzo di carte di pagamento clonate, riciclaggio e anche autoriciclaggio aggravato dal metodo mafioso.
“No spazio ai disonesti” ha commentato su Twitter il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Sul fronte calcistico duro lo sfogo alle agenzie del capitano del Parma, Alessandro Lucarelli: “Ogni giorno prendiamo bastonate in faccia come tifosi, città, squadra. Mi auguro che prima o poi tutto questo finisca perché onestamente non ne possiamo più. È tanto che è difficile giocare, non è ora. È tutto uno schifo”.
E a proposito della notizia dell’arresto del presidente Manenti. “Prima vorrei capire bene quali sono le motivazioni, se c’entra o non c’entra il Parma”.