Arcore, vandalizzata con l’acido una targa dell’Anpi: «Ma nessuno può cancellare la memoria»

Condanna della Associazione partigiani dopo l’atto vandalico contro la piccola targa posata vicino al monumento della Resistenza in via Roma: «Questi infami gesti, questi eroi della vigliaccheria debbono essere perseguiti con le armi della Giustizia»
Arcore la targhetta dell’Anpi vandalizzata
Arcore la targhetta dell’Anpi vandalizzata Michele Boni

Vandalizzata con l’acido una piccola targa posta dall’Anpi vicino al monumento della Resistenza in via Roma, ad Arcore. Non è mancata la condanna da parte dell’associazione partigiani arcorese.

«Il solito ignoto che agisce di nascosto ha avuto l’ardire, di rovinare con l’acido una piccola targa – ha fatto sapere l’Anpi in una breve nota -. È ovvio che qualcuno vuole cancellare la memoria cercando di far dimenticare la ribellione di un popolo alla più sanguinaria delle dittature».

Lo stesso comunicato evidenzia che «questi infami gesti, questi eroi della vigliaccheria debbono essere perseguiti con le armi della Giustizia, debbono essere delegittimati con le armi della Costituzione, debbono essere sconfitti con le armi della tolleranza, della integrazione e la memoria della Resistenza. Non è ancora stato inventato l’acido che possa danneggiare la nostra voglia di ricordare e la nostra intenzione di costruire un futuro libero da ogni violenza e da ogni dittatura».