Arcore, primi bilanci per il sacco rosso dei rifiuti: via alle multe per chi sgarra

Compiuto il mese di vita ad Arcore, l’ecuosacco sfiora quota 8 mila chili. I primi bilanci sembrano positivi, ma in diverse zone della città c’è una concentrazione particolare di infrazioni. Per chi sgarra arrivano le multe.
Arcore sacco rosso ecuosacco: sacco non conforme
Arcore sacco rosso ecuosacco: sacco non conforme Chiara Pederzoli

Compiuto il mese di vita ad Arcore, l’ecuosacco sfiora quota 8 mila chili. È la quantità di rifiuti indifferenziati raccolta l’ultima volta che è stata ritirata. Gli operatori del Cem pesano i rifiuti per verificare che il cammino sia tracciato verso l’abbattimento della frazione non riciclabile. Il sacco rosso ha questo scopo preciso: aumentare la percentuale di rifiuti riciclabili per ridurre ciò che va all’inceneritore.

Negli altri Comuni in cui è stato introdotto, l’ecuosacco ha raggiunto gli obiettivi. A Villasanta questo è tempo di bilanci: l’1 marzo dell’anno scorso entrava in funzione il sacco rosso e oggi l’indifferenziata è scesa del 48 per cento. «Nel nostro caso le pesate sono ancora in corso – spiega l’assessore Fausto Perego – ma gli operatori del Cem mi dicono che il bilancio è sensibilmente positivo, anche rispetto alla media».

Oltre il 90 per cento degli arcoresi ha ritirato la dotazione di sacchi rossi (80 per famiglie di 4 persone con extra per chi ha bambini piccoli o anziani). Ma nel tracciare un primo consuntivo occorre segnalare pure i punti deboli. In diverse zone della città c’è una concentrazione particolare di infrazioni, segno che deve essere fatta campagna di sensibilizzazione.

Nell’elenco ci sono soprattutto alcune zone periferiche, piazza Durini di Bernate e diversi punti de La Ca’. La campagna di sensibilizzazione è in corso, ma la Polizia locale ha ricevuto l’indicazione di avviare controlli e sanzioni.