Arcore: per rimediare a Pedemontana servono altri 20 milioni

Incontro ad Arcore di associazioni, comitati e rappresentanti politici per pensare a risposte concordate per ricucire il territorio.
L'incontro ad Arcore su Pedemontana: al microfono Marco Monguzzi
L’incontro ad Arcore su Pedemontana: al microfono Marco Monguzzi a fianco del sindaco Maurizio Bono

Trentanove milioni? Non bastano, ne servirebbero altri venti. Si è parlato anche di compensazioni e del futuro, da ridisegnare, del territorio ferito e cancellato dall’arrivo di Pedemontana. In Villa Borromeo ad Arcore, invitati dal sindaco Maurizio Bono, si sono dati appuntamento i comitati e le associazioni ambientaliste che da anni combattono contro la realizzazione dell’autostrada della Brianza.

Ad ascoltare tra il pubblico anche i consiglieri regionali Onorio Rosati (Avs) e Gigi Ponti (Pd) che hanno fatto il punto sulla richiesta di un fondo integrativo di compensazioni avanzata dai comitati. «Il fondo non è ancora stato costituito – ha spiegato Rosati – verrà ufficializzato entro la fine dell’anno all’interno del bilancio di previsione. L’impegno politico c’è, la discussione si farà in aula a dicembre».

Arcore: Pedemontana e la Barriera verde

L'incontro ad Arcore su Pedemontana
L’incontro ad Arcore su Pedemontana

Accanto ai 30 milioni previsti come compensazioni per le tratte B2 e C, ci sono i 9 milioni recuperati da Regione con l’assestamento di bilancio. Non sufficienti per le compensazioni ambientali che vorrebbero realizzare comitati e associazioni. «Per intercettare più risorse – ha aggiunto Rosati – occorre presentare progetti organici e pensare a una valutazione complessiva delle opere, lasciando le singole proposte comunali».

Un plauso allo spirito di iniziativa che ha unito i comuni di Arcore, Lesmo, Camparada (pur non attraversata da Pedemontana) e Usmate Velate che insieme hanno presentato il progetto della Barriera verde, accolto con favore dal Parco Valle Lambro. «Quattro amministrazioni hanno avuto un pensiero lungimirante, ed è questa la strategia vincente. Questi quattro comuni avrebbero potuto presentare richieste isolate e invece hanno fatto rete per pensare a un progetto condiviso – ha commentato il presidente del Parco Valle Lambro, Marco Ciceri -. Ora siamo alla definizione dei dettagli dell’accordo. Abbiamo già iniziato a redigere i primi studi di fattibilità e i capitolati». Tra le richieste avanzate nel progetto di Barriera verde c’è anche l’impegno, da parte di Pedemontana, di manutenere per cinque/dieci anni il territorio rigenerati con la Barriera verde.

Arcore: Pedemontana e il territorio da ricucire

Ad illustrare il progetto c’era Marco Monguzzi, arcorese, dell’associazione Colli Briantei, ideatore della Barriera verde con le altre associazioni ambientaliste coinvolte. «Non esiste compensazione che ci restituirà quello che ci è già stato tolto. Occorre però pensare a un modo di ricucire il territorio dopo la ferita, riportare la natura in una zona che l’ha perduta». Tra gli esempi avanzati da Monguzzi, e presentati nel progetto accolto anche da Parco Valle Lambro, c’è la proposta dell’Oasi del laghettino a Bernate dove l’ipotesi prevede oltra al rimboschimento anche la realizzazione di un percorso didattico attrezzato oltre all’aumento della capacità filtrante dei terreni con mitigazione del rischio idrogeologico. C’è poi l’intervento nella frazione Cabella a Camparada e la famosa rotonda della Yamaha a Lesmo dove sono previste barriere antismog e antirumore intorno alle case di via Caduti per la patria e via Ungaretti e la definizione della futura ciclabile.

Arcore: la Barriera verde e la collaborazione con i privati

L'incontro ad Arcore su Pedemontana
L’incontro ad Arcore su Pedemontana, Rosati e Ponti

Si tratta per la maggior parte di terreni privati, è in corso quindi l’interlocuzione per creare una collaborazione con i proprietari. Il progetto della Barriera verde è fondamentale e significativo, rappresenta concretamente l’efficacia di un progetto condiviso certamente più incisivo dell’iniziativa isolata di un singolo comune. «È fondamentale non solo individuare i fondi necessari ma anche presentare progetti che promuovano la complessità del sistema parchi».

E proprio la centralità della presenza dei parchi lungo la tratta dell’autostrada è stata ribadita, in chiusura di serata, da Massimo Stucchi, del Comitato di Lesmo, Camparada, Arcore e Usmate. «Non chiamiamola più Pedemontana ma l’autostrada dei parchi, dal momento che ne tocca almeno nove».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.