Sono arrivati nella notte ad Arcore nove cittadini ucraini sfuggiti alla guerra grazie alla rete di solidarietà imbastita da una famiglia da anni residente in città con il Comune. Sette donne e due minori, una bambina e un ragazzino, sono stati accolti nella sede della Protezione civile alla Cà. All’ingresso due cartelli con le scritte in cirillico da tradurre con “ciao” e “benvenuti”.
Tutti in buone condizioni, sono stati sottoposti a tampone anticovid di controllo venerdì mattina. Hanno viaggiato tutti insieme accompagnati dall’arcorese che ha guidato dal confine a casa.
Sei persone sono state sistemate nell’accoglienza allestita dalla Protezione civile, altre due donne e la minore in famiglia.
Intanto in città continuano le raccolte di vivere e vestiti. Si può fare riferimento al Comitato Chernobyl arcorese, alla Caritas, alla comunità pastorale.
(* ha collaborato Valeria Pinoia)