Anche il presidente della Provincia Roberto Invernizzi si schiera con Arcore per provare a portare a casa la tanto sospirata tangenzialina. La scorsa settimana l’ex sindaco di Bellusco ha dichiarato a il Cittadino che «la lettera non è ancora stata inviata ma c’è, da parte della Provincia, la stessa visione con il Comune di Arcore per risolvere il problema. D’altra parte quello del traffico di attraversamento che colpisce Arcore è un fattore che mi è ben noto».
La lettera cui Invernizzi fa riferimento è quella con cui la Provincia comunica alla Regione di rinunciare di fatto alla competenza sulla Sp 60, ovvero la prosecuzione di viale delle Industrie di Monza fino alla rotonda della Bergamina. Quel tratto stradale particolarmente battuto, negli obiettivi della giunta Colombo diventerebbe elemento di interconnessione tra la Tangenziale Est da un lato e l’Autostrada A4 e Tangenziale Nord dall’altro. Il passaggio (che dal punto di vista pratico è già in essere) permetterebbe di comprendere in questo snodo viario anche l’ipotetico tracciato della Tangenzialina.
Sembra questione di poca importanza e invece è strategica perché solo così sarebbe possibile chiedere il finanziamento dell’opera alla newco di Regione Lombardia e Anas fondata nel 2017 e chiamata Lombardia Mobilità spa. Questa realtà ha pianificato la riqualificazione di reti stradali caratterizzate da importanti flussi di traffico e da funzioni di collegamento di carattere nazionale o regionale. Si parla di un elenco che comprende oltre mille chilometri di strade e nel quale l’assessore arcorese alla viabilità Fausto Perego vorrebbe far rientrare anche la Sp60 e la futura tangenzialina esterna arcorese.
Il supporto della Provincia sembra ci sia senza riserve. Invernizzi ricorda che la Tangenzialina arcorese sarebbe dovuta nascere come opera connessa a Pedemontana, «ma è chiaro che non possiamo restare appesi per 25 anni a Pedemontana. Il tratto stradale di cui stiamo parlando è ad alto scorrimento, non c’è dubbio che interessi la viabilità di tutto il Vimercatese. Proviamo allora a trovare una soluzione attraverso questo cambio di gerarchie delle strade».
Un’opera di questo genere, disegnata in gran parte nella fascia di Cascina del Bruno-Vimercate, avrebbe come principale obiettivo quello di svuotare il centro città dai flussi di attraversamento. Il centro abitato di Arcore soffre di traffico, rumori e inquinamento che arrivano dalla ex statale 36, strada a carattere locale ma percorsa da consistenti flussi.