È salvo grazie all’intervento tempestivo di chi gli stava intorno: defibrillato per tre volte alla piscina di via San Martino ad Arcore, dopo essere stato colpito da arresto cardiocircolatorio mentre stava nuotando.
È successo giovedì mattina, intorno alle 7.15. Protagonista un biassonese 75enne, il signor Federico, colto da un infarto e soccorso in un primo momento dagli assistenti bagnanti del centro gestito da Insport. Partita la chiamata ai soccorsi, i presenti hanno applicato il Dae – il defibrillatore semiautomatico – presente nel centro sportivo e teleguidati dalla Sala operativa di Milano hanno defibrillato il paziente. Una manovra non è bastata e i soccorritori “d’emergenza” sono dovuti intervenire altre due volte, risultando più che probabilmente decisivi nei minuti che li hanno separati dall’arrivo di ambulanza e auto medica in codice rosso.
I soccorritori hanno proseguito la rianimazione ottenendo la ripresa del battito cardiaco dopo sedici minuti dalla chiamata. Successivamente il 75enne è stato trasportato all’ospedale San Gerardo di Monza e ricoverato in prognosi riservata in Cardiorianimazione, dove oggi si trova in buone condizioni e può raccontare una storia che conferma l’importanza dei defibrillatori e della formazione al primo soccorso. Un argomento su cui la InSport è molto sensibile.
«L’impianto di Arcore è dotato di defibrillatore da 10 anni e da due anni tutti i nostri centri sportivi ne hanno uno – fa sapere l’azienda, che venerdì ha ricevuto la telefonata di complimenti dal Centro operativo di Milano – Periodicamente il personale fa corsi di primo soccorso. Nell’ultimo anno nei nostri impianti, i Dae sono stati utilizzati già 4 volte per salvare utenti in difficoltà».