Le fototrappole sono sbarcate in città. La scorsa settimana gli agenti di polizia locale hanno installato il primo di una dotazione di 11 apparecchi destinati a contrastare atti di vandalismo, abbandono abusivo di rifiuti e di deiezioni canine. Si tratta di strumenti in grado di attivarsi quando il sensore percepisce movimento e temperature più alte e di immortalare i movimenti. A differenza delle comuni fototrappole, quelle ad esempio utilizzate per monitorare i lupi nei boschi, gli apparecchi appena arrivati in comando hanno un raggio di azione più ampio e la capacità di individuare una targa anche oltre i 10 metri. Questo significa che con un paio di fototrappole ben piazzate è possibile tenere sotto controllo anche aree piuttosto ampie (e problematiche) come quella dell’isola ecologica.
Un veicolo che arrivasse sul posto per un deposito clandestino di spazzatura verrebbe individuato facilmente. Viene da sé che la mappa dei punti videosorvegliati resterebbe solo nelle mani della polizia locale per rendere il provvedimento efficace ed evitare manomissioni. Gli apparecchi peraltro sono mobili e possono essere spostati a seconda delle necessità e anche per la manutenzione, il prelievo delle registrazioni e la ricarica delle batterie. Al momento ne è stato piazzato uno solo, in un luogo dove i rifiuti abbandonati sono una costante. È già stato ritirato e scaricato. Nelle prossime settimane man mano verranno installate anche le altre foto-trappole.