Ancora vandali nella scuola Omero di Monza: il caso in consiglio comunale

Due incursioni dei vandali in meno di un mese alla scuola primaria Omero di Monza. Il caso portato in consiglio comunale dal sindaco.
Scuola Omero Monza - foto sindaco Pilotto su Facebook
Scuola Omero Monza – foto sindaco Pilotto su Facebook

Due incursioni dei vandali in meno di un mese alla scuola primaria Omero di Monza. Tra sabato e domenica, ignoti sono entrati ancora una volta nel plesso di San Rocco devastando computer e monitor, materiale didattico; sono anche stati rovesciati armadi e imbrattati di vernice pavimenti, muri e banchi.

Ancora vandali nella scuola Omero di Monza: già successo all’inizio di febbraio

Era già successo all’inizio di febbraio e in quella occasione era stata vandalizzata anche la palestra con danni agli attrezzi. I bambini allora avevano scritto una lettera al questore Marco Odorisio che aveva risposto con una visita ai bambini

«La vostra lettera mi ha colpito. Voi siete l’antidoto, la medicina, contro gli atti di illegalità – aveva detto loro – Purtroppo ci sono giovani che, per manifestare un vuoto interno, sfogano la loro rabbia in gesti sbagliati, come quello che è successo in questa scuola e noi adulti dobbiamo evitare che si formi questo “vuoto”».

Ancora vandali nella scuola Omero di Monza: le parole del sindaco Paolo Pilotto

Di “furia della distruzione per la distruzione” ha parlato il sindaco Paolo Pilotto dopo aver portato il caso in consiglio comunale.

Scuola Omero Monza - foto sindaco Pilotto su Facebook
Scuola Omero Monza – foto sindaco Pilotto su Facebook

Un momento di follia e una grande lezione di dedizione e di senso civico – ha commentato il primo cittadino – Le ho viste entrambe, la follia e la dedizione, con i miei occhi, tra sabato e domenica, alla scuola elementare Omero. Da un lato la devastazione causata da chi, infiltratosi nella scuola in un tardo pomeriggio, ha deciso di distruggere con le proprie mani (…). Dall’altro, dopo pochissime ore, a partire dalla stessa sera e poi ancora la domenica, superato il sentimento di incredulità e sgomento, la ammirevole dedizione delle maestre, dei maestri, della dirigente scolastica, del personale scolastico, comprese le cuoche, dei dirigenti e dei tecnici comunali. Tutti a rimboccarsi le maniche, a lavorare fianco a fianco con un solo obiettivo: essere pronti ad accogliere i bambini, come ogni lunedì, come tutti i giorni, alle 8.30, con la scuola in ordine, pulita, a posto. E così è stato. La scuola non si ferma, si può essere più forti di chi nella follia di un momento sbagliato fa danni e perde i riferimenti, e rischia di perderli per la propria vita (…) E un invito a chi ha fatto quei danni: pensateci, avvicinatevi a qualcuno a cui volete bene, fate spazio a tutto il positivo che c’è dentro di voi e che magari in questo momento non riuscite a vedere. E fermatevi prima di compromettere la vostra vita”.