Ambiente: a Monza il primo convento (francescano) al mondo certificato a zero emissioni

Un impianto fotovoltaico e venti nuovi ulivi per compensare le emissioni, che vengono annullate: in questo modo i frati francescani di Santa Maria alle Grazie a Monza avranno il primo convento al mondo certificato a impatto zero.
Il convento di Santa Maria alle Grazie a Monza
Il convento di Santa Maria alle Grazie a Monza Fabrizio Radaelli

L’anno è il 2020, l’azienda compie 20 anni e saranno 20 gli ulivi che regalerà a Monza e soprattutto al convento francescano delle Grazie: così la monzese Energy Saving ha deciso di festeggiare in una volta il suo anniversario di fondazione e la giornata Zero Emission, emissioni zero, lunedì 21 settembre.

Ma c’è di più: grazie a un nuovo impianto fotovoltaico e alle compensazioni ambientali messe in campo, i francescani di Santa Maria delle Grazie vivranno nel primo convento al mondo certificato a “zero emissioni”.

La ZE-Day (zeroemissionsday.org) è stata ideata nel 2008 e ricorre ogni anno in questa data per sensibilizzare sulle problematiche causate dalle emissioni di gas serra – ricorda Energy Saving, che si occupa di efficienza energetica e sostenibilità ambientale e ha sede in via Lecco a Monza – vale a dire una delle principali cause dei cambiamenti climatici.

“Questi 20 ulivi, uniti alle piantumazioni effettuate in sito dai frati francescani negli anni più recenti e soprattutto grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico, consentiranno il conferimento da parte di Energy Saving al Convento monzese della Certificazione “Zero Emission”: il Convento francescano dal 21 settembre prossimo sarà il primo al mondo certificato a Emissioni Zero, cioè con la propria impronta carboniosa totalmente compensata e azzerata da equivalenti azioni sostenibili”. Sarà così un convento all’avanguardia nel mondo e “ qualificato esempio sul territorio, per un pieno rispetto dell’ambiente e del clima e in largo anticipo con l’obiettivo europeo Green Deal di totale neutralità ambientale al 2050”.

E non può che accadere in un luogo altrettanto simbolico: “È senz’altro questa una certificazione dal sapore francescano – aggiunge la società – rispettosa e amica di quel frate Sole menzionato da San Francesco 800 anni fa nel suo celebre Cantico delle Creature”.