Allarme rosso per la zanzara tigre: la Brianza tra le province più a rischio

In una scala da 0 a 4 il rischio di proliferazione della zanzara tigre è 4, in Brianza: l’allarme rosso è quello del bollettino di Vape foundation, che tiene sotto controllo la diffusione dell’insetto. Ma non tutte le province lombarde sono così a rischio.
Zanzara tigre all’attacco
Zanzara tigre all’attacco

Allarme zanzara tigre in provincia di Monza, almeno secondo i dati divulgati dall’azienda specializzata Anticimex che si occupa di disinfestazioni in base ai dati della Vape foundation, fondazione creata proprio dal noto marchio di insetticidi. La fondazione ha messo a punto un sistema di monitoraggio della presenza dell’aggressiva zanzara e ha formulato un bollettino sistematico del rischio di diffusione: una scala da 0 a 4 indica il livello di allerta e alla Brianza fino al 15 luglio tocca il grado massimo di pericolo di diffusione.

È in buona compagnia, la provincia, dal momento che quasi tutte quelle lombarde si trovano allo stesso livello di allarme rosso: Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza e Pavia. Se la cava meglio Bergamo, che arriva solo al 3, mentre sono fuori pericolo le province più a nord.

Nel Lazio segna termometro rosso a livello 4 nelle province di Frosinone, Latina, Roma e Viterbo. Nelle Marche le più colpite saranno Ancona, Macerata, Pesaro e Urbino, in Abruzzo Chieti e Teramo, in Umbria Perugia, in Basilicata Matera. Puglia interamente presa d’assalto, ad eccezione della sola Foggia, mentre in Campania a soffrire saranno Caserta, Napoli e Salerno. A svettare in Calabria tre province su cinque (Catanzaro, Crotone e Reggio-Calabria), in Sicilia Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani, mentre in Sardegna a non raggiungere il picco più alto sarà la sola Ogliastra, seppure stazionerà su un indice medio-alto (livello 3). Allarme 4 in Piemonte ad Alessandria, Asti e Novara, in Liguria a La Spezia e Savona. Emilia Romagna quasi al completo, dato che ad essere attaccate saranno tutte le province, ad eccezione di Ferrara che comunque si manterrà sul livello medio-alto (3). Anche la Toscana nel mirino con Firenze, Grosseto, Livorno, Pisa e Pistoia, il Friuli con Pordenone, mentre in Veneto a soffrire maggiormente saranno gli abitanti di cinque province su sette (Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza).