È ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Siena in prognosi riservata e tutta l’Italia, non solo quella sportiva, è con il fiato sospeso. Il bollettino medico di sabato mattina, passata la prima notte, conferma le gravi condizioni e che «resta grave il quadro neurologico».
Alex Zanardi è rimasto coinvolto venerdì 19 giugno in un incidente su una strada provinciale della Val d’Orcia, vicino a Pienza in Toscana, durante una tappa della staffetta solidale Obiettivo Tricolore, da lui stesso promossa per ripartire dopo i mesi difficili dell’emergenza coronavirus: in un tratto in discesa, il campione paralimpico avrebbe perso il controllo della sua handbike, invadendo la corsia opposta e finendo contro un camion. Un impatto violentissimo, come raccontato anche dai testimoni che erano con lui. Trasportato d’urgenza in ospedale è stato sottoposto a un intervento neurochirurgico durato tre ore, fino alle 22 circa.
Sabato mattina l’équipe che l’ha operato in un primo bollettino ha fatto sapere che l’ex pilota «ha parametri emodinamici e metabolici stabili. È intubato e supportato da ventilazione artificiale».
L’intervento è «riuscito, è andato come doveva andare», ma le «condizioni iniziali erano molto gravi – è stato precisato poi – è arrivato con un trauma cranico facciale importante, aveva due ossa frontali fratturate con affondamento delle stesse più quello che chiamiamo ’fracasso facciale’, cioè tutte le ossa della faccia rotte. È stato operato e al momento le condizioni permettono di curarlo». Una condizione di gravità confermata anche dai successivi bollettini: Zanardi è in coma farmacologico, stabile, in un «quadro clinico generale buono; c’è da confermare la gravità del quadro neurologico che andrà valutato».
«Non mollare proprio ora. Non mollare mai Alex. Anche Monza tifa per te», ha scritto il sindaco Dario Allevi nelle ore successive all’incidente. Uno delle centinaia dai messaggi che hanno riempito i social in poche ore.
Venerdì mattina Zanardi aveva annunciato la partecipazione all’autodromo di Monza a una gara del campionato italiano Gran Turismo con il team BMW Team Italia, in programma a novembre.
L’Italia ora è col fiato sospeso per un uomo che ha saputo incarnare la capacità di rinascere. Nel settembre 2001 aveva perso entrambe le gambe in un gara automobilistica del campionato Cart in Germania.Un incidente gravissimo da cui era risorto, come una fenice, tornando al volante e specializzandosi nel ciclismo paralimpico con quattro medaglie d’oro ai Giochi paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016, e otto titoli ai campionati mondiali su strada. La firma di Zanardi è anche sul primo Gp di Hanbike Città di Monza nel 2010.
Non solo successi sportivi. La stessa forza d’animo, la saggezza e soprattutto il sorriso ne hanno fatto un modello da prendere d’esempio nella vita.
(
* notizia aggiornata nel bollettino medico)