Tra i documenti già depositati dal raggruppamento di imprese che ha vinto il bando di Aria per progettare i restauri di Mirabello, Cavallerizze, Cappella reale e molto altro, c’è anche una lunga e articolata relazione eseguita dallo Studio Croci e associati sullo stato di salute delle due ali della Villa reale: la Sud, quella a destra guardando l’edificio dall’ingresso, che contiene le Cavallerizze; e la Nord, la parte rimasta orfana di ogni progetto di recupero, sulla sinistra, chiusa dalla Cappella reale.
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Il documento è stato pubblicato sempre da Aria all’interno di un nuovo bando di gara, quello per l’esecuzione di un “Servizio per il monitoraggio strutturale della Villa reale di Monza” nell’ala Sud e nell’ala Nord, che, stando alle carte, dovrebbe occupare altri due anni di analisi dalla firma del contratto (le offerte sono state chiuse a metà gennaio, la base d’asta è di poco superiore a 74mila euro).
La relazione è stata consegnata a luglio 2021 e contiene i riscontri dei professionisti realizzati il 29 e il 30 marzo scorso e poi il 15 giugno.
“Si premette che soprattutto negli ultimi venti anni, lo stato di conservazione dei fabbricati di cui sopra e l’evoluzione nel tempo dei pertinenti principali fenomeni deformativi sono stati più volte, a più riprese (anche se spesso limitatamente nello spazio e nel tempo), oggetto di studio e di approfondimento si legge nelle prime delle 103 pagine che compongono il documento – ad esclusione dei piani bassi dell’Ala Sud, le restanti porzioni dei due edifici in oggetto (Ala Nord ed Ala Sud della Villa), sono privi di manutenzione e lasciati all’incuria del tempo da innumerevoli anni; le tante manomissioni conseguenti all’inserimento di nuovi impianti tecnologici non sempre sono risultate indolori e prive di conseguenze sull’organismo strutturale della Villa (specie delle sue murature)”.
E ancora, si legge che “significativi lavori di consolidamento e restauro sono stati già implementati nell’Ala Sud della Villa e che alcuni più modesti interventi strutturali (in particolare di temporanea messa in sicurezza) sono stati eseguiti nell’Ala Nord della Villa”. Nelle conclusioni gli esperti spiegano che ”il quadro fessurativo presente all’interno è assai più ricco di quello, quasi inesistente, delle superfici esterne, le quali sono state sottoposte da pochi anni ad un ciclo manutentivo che ne ha rinnovato le tinteggiature ed ha chiuso le eventuali discontinuità”.
Tra l’altro, l’analisi suggerisce per l’Ala Nord di “eseguire lavori di messa in sicurezza d’urgenza delle murature, attraverso catene, tirantature o simili, capaci di ripristinare con continuità il vincolo trasversale tra le pareti esterne di facciata e le due pareti longitudinali intermedie” e di “consolidare le volte dei corridoi centrali del corpo di fabbrica, risarcendo le lesioni, migliorando la rigidezza e la resistenza delle stesse, mitigando o abbattendone le spinte“ e per entrambe le ali di “installare e gestire uno specifico monitoraggio capace di controllare i fenomeni fessurativi trattati nel presente documento”. Infine, gli esperti raccomandano “di sgomberare quei locali in cui è stato possibile verificare un accumulo dei materiali ivi storati (inclusi arredi, stampi, calchi, finiture, pavimentazioni, ecc.) al fine di non aggravare ulteriormente lo stato dei solai di piano.Infine, per i solai del piano terra dell’Ala Sud di cui si è detto (soffitto del sottostante piano interrato), si raccomanda di procedere con urgenza alla messa in sicurezza tramite puntellatura”.