Al Cfp “Terragni” di Meda parte un nuovo corso green. «Ma il mercato del lavoro richiede esperti in cucito»

Un nuovo corso green, al Cfp “Terragni” di Meda. «Anche se - spiegano dal centro di formazione professionale - il modno del lavoro richiede esperti in cucito».
Cristina Pasquini, direttore dell’area formazione di Afol e Francesco Ronzoni, responsabile del Cfp Terragni
Cristina Pasquini, direttore dell’area formazione di Afol e Francesco Ronzoni, responsabile del Cfp Terragni

Il Cfp Terragni di via delle Venezie a Meda, si è presentato al recente “Salone- campus dell’orientamento” di Seregno con la novità di un altro indirizzo di studio che prenderà il via dal prossimo settembre. Un corso di studi più che mai di attualità, le cui figure professionali si inseriscono nel settore green. Si tratta dell’operatore gestione delle acque e risanamento ambientale. «Una figura che interviene e collabora nella tutela e nella gestione delle acque potabili, industriali ed agricole – ha spiegato Cristina Pasquini, direttore dell’area formazione di Afol – nel rispetto della normativa vigente. Si caratterizza per la conoscenza di principi essenziali di tecnologie idriche, chimiche e biologiche, applicabili al controllo, distribuzione e manutenzione degli impianti delle acque potabili, reflue, acque come materia prima per la realizzazione di prodotti alimentari, acque di servizio, acque impiegate in attività produttive, coerentemente con le esigenze e le risorse del territorio». Un corso di 990 ore di durata triennale, con possibilità di accesso al quarto anno. Le ore di frequenza settimanali sono trenta, dal lunedì al venerdì, con rientri pomeridiani in alcuni periodi dell’anno. Il diploma professionale ha validità nazionale ed europea.

Al fianco di questo nuovo indirizzo ci sono sempre i corsi tradizionali di: falegnameria, grafici, tecnico di animazione turistico sportivo,tappezzeria, sartoria con curvatura verso il cucito della tappezzeria. «Settore quest’ultimo in cui mancano le figure professionali – ha fatto osservare la responsabile del Terragni, Francesca Ronzoni – e di cui il territorio, dove imperano le aziende del settore arredo, ha un enorme bisogno e necessità. Ma sembra attrarre poco e, invece, è la strada più facile per entrare nel mercato del lavoro con tanta prospettiva di stabilità nel tempo e anche economica. Le figure professionali sono quelle che rispondono maggiormente ai bisogni del mercato, ma di questi tempi sembra che se un figlio non frequenti un ramo del liceo e poco considerato. Un concetto da sfatare perché il mondo produttivo richiede ben altro».

Pasquini e Ronzoni hanno continuato sostenendo che «le aziende del territorio si sono evolute, e la tecnologia ha trasformato i laboratori rispetto com’erano in passato. Oggi occorre la conoscenza digitale. Le professioni sono diverse dal passato. Pensare al falegname vecchio stampo è fuori dal tempo. Il loro profilo è mutato anche perché in questo settore è entrata la nuova tecnologia e per farla funzionare occorrono tecnici specializzati. Il mobile come i salotti non tramontano mai, ecco perché sono indispensabili figure capaci di tenere al passo coi tempi questi settori tipici del territorio medese e limitrofi».