Dopo il rigore concesso allo scadere del primo tempo ai padroni di casa si è scatenato il finimondo. L’allenatore della squadra avversaria si è scagliato contro l’arbitro aggredendolo, mentre i padroni di casa cercavano di sedare i bollenti spiriti, accompagnando il giovane direttore di gara negli spogliatoi. Domenica 7 dicembre durante la partita di calcio tra i giovanissimi 2000 del Biassono e quelli della Campagnola è scoppiato il putiferio. E la Federazione è stata impietosa. Nel comunicato inviato in tarda serata il 12 dicembre si legge una squalifica fino al 31 dicembre 2016 per l’allenatore della Campagnola e fino al febbraio 2015 per il dirigente accompagnatore.
I fatti: al termine del primo tempo un rigore assegnato dall’arbitro alla squadra di casa ha scaldato gli animi e dalla panchina della Campagnola è partita la rivolta dell’allenatore contro il giovane arbitro. Secondo i racconti di alcuni presenti l’allenatore avrebbe messo le mani intorno al collo del direttore di gara. «E’ successo tutto rapidamente – ci spiega Marco Mosca, addetto stampa del Biasono- al termine del primo tempo l’allenatore della Campagnola si è diretto contro l’arbitro aggredendolo. Assieme ad un altri dirigenti abbiamo cercato subito di placare gli animi, accompagnando il giovane arbitro negli spogliatoi. La partita era ancora aperta e nulla era stato compromesso. C’erano davanti ancora quarantacinque minuti di gioco».
Nel frattempo, sempre secondo la ricostruzione fornitaci dai padroni di casa, la rabbia sarebbe scoppiata anche sugli spalti dove era presente il papà del direttore di gara. «Abbiamo tranquillizzato anche lui – aggiunge Mosca – è sceso negli spogliatoi per sincerarsi delle condizioni del figlio e lo abbiamo calmato». Un’aggressione che alla fine è costata la sospensione della partita, con una scia di polemiche e il tentativo dei padroni di casa di calmare gli animi anche dei genitori che dagli spalti hanno assistito alla scena.
«Quell’arbitro era alla sua terza direzione – aggiunge Mosca – Noi abbiamo cercato di tranquillizzare tutti». Increduli anche i dirigenti della Campagnola anche se, contattati telefonicamente, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni non essendo presenti alla gara e avendo appreso la notizia soltanto dai racconti. «Non essendo presente non posso raccontare e commentare nulla – ha dichiarato il dirigente Severino Ferrari – siamo in attesa del comunicato della Federazione. Non posso dire nulla, perchè non ero presente a quella partita».