Aggredì una donna a Carate Brianza: processo sospeso per incapacità d’intendere e volere

Processo “sospeso” per il 37enne che lo scorso marzo aggredì per strada a Carate Brianza, picchiandola brutalmente, una donna di 78 anni. L’uomo, accusato di tentato omicidio, è stato giudicato “incapace di stare in giudizio”.
Carate Brianza, il luogo dell’aggressione a Francesca Consonni
Carate Brianza, il luogo dell’aggressione a Francesca Consonni Attilio Pozzi

Processo “sospeso” per Giulio Campisi, il 37enne che lo scorso marzo aggredì per strada a Carate Brianza, picchiandola brutalmente, la 78enne Francesca Consonni. Le condizioni mentali dell’uomo, accusato di tentato omicidio, sono talmente compromesse, secondo la perizia psichiatrica disposta dall’autorità giudiziaria e affidata al professor Marco Lagazzi, che è stato giudicato “incapace di stare in giudizio”.
Una prognosi di totale incapacità di intendere e volere, anche al momento del fatto.

Campisi, verrà sottoposto a nuovi accertamenti tra sei mesi, secondo quanto disposto dal giudice per l’udienza preliminare Pierangela Renda. Nel frattempo, resta ricoverato nella struttura di Castiglione delle Stiviere, ex ospedale psichiatrico giudiziario oggi definito “Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza”, dal momento che è stato giudicato soggetto “socialmente pericoloso”.

Da quanto si è appreso da palazzo di giustizia, Francesca Consonni, a lungo ricoverata in gravi condizioni in ospedale, ha potuto fare di recente ritorno a casa.