Aggredì un capotreno e i poliziotti a Monza, accompagnato alla frontiera

Un cittadino peruviano classe 1997 accompagnato alla frontiera per il rimpatrio in quanto considerato pericoloso socialmente a causa dei suoi numerosi precedenti
Polizia Stato Monza
Polizia di Stato

Nel 2018, a bordo di un treno, con altre persone aveva aggredito un capotreno e, successivamente, in stazione a Monza, si era reso responsabile dei reati di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale nei confronti degli agenti di polizia che l’avevano fermato. Si tratta di uno degli episodi che hanno portato lunedì 5 luglio all’accompagnamento alla frontiera da parte di personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza, disposto dal Questore della Provincia Marco Odorisio, di un cittadino peruviano del 1997, irregolare sul territorio italiano.

“Accertata pericolosità”: da Monza accompagnato all’aeroporto per il rimpatrio in Perù

L’uomo, dicono dalla Questura, era inizialmente titolare di permesso di soggiorno per motivi familiari ma si sarebbe successivamente allontanato da un percorso di integrazione sociale, motivo per cui il Questore ha rigettato l’istanza di rinnovo del permesso “sulla base della accertata pericolosità” “per gli innumerevoli precedenti penali risultanti da condanne definitive per reati contro la persona ed il patrimonio” commessi prevalentemente a Monza. Prima dell’episodio avvenuto nel 2018, nel 2017 era stato condannato a 10 mesi di reclusione per furto aggravato in concorso. Nel 2019 un’altra condanna, 6 mesi di reclusione per minacce aggravate ai danni di un altro giovane: “che minacciava, in concorso con altri, di aggressione fisica e di morte“. Inoltre, “gli veniva inflitta una condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione per il reato di tentata rapina aggravata“. Nel 2020 arrivava l’ennesima condanna a 6 mesi per il reato di lesioni “per il quale gli veniva contestata la recidiva infraquinquennale“.

L’ultimo arresto nel 2021 in quanto trovato con sostanze stupefacenti

Ma non è finita: successivamente è stato arrestato in quanto trovato con circa 15 grammi di sostanza stupefacente e di denaro contante “verosimilmente frutto del reato di spaccio”. Infine, nel 2021, il Tribunale di Milano, a seguito di un ulteriore arresto per spaccio di sostanze stupefacenti, ha ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Terminato l’obbligo impostogli dal Tribunale è stato inizialmente sottoposto alla misura alternativa al trattenimento, vista l’impossibilità di un immediato rimpatrio a causa delle limitazioni ai voli imposte nel periodo della pandemia, fino al 5 luglio, giorno in cui il Questore Marco Odorisio ha disposto l’accompagnamento in frontiera per il definitivo rimpatrio in Perù.