Accusato di rapine in villa, scatta la confisca di immobili per 3 milioni

La Direzione Investigativa Antimafia, insieme ai Reparti dell’Arma dei Carabinieri di Pavia ed Asti, hanno proceduto alla notifica di un provvedimento di confisca, emesso dal Tribunale di Torino, nei confronti di un piemontese, come misura di prevenzione patrimoniale.
Dia Direzione investigativa antimafia immagini generiche da video istituzionale su sito Dia
Dia Direzione investigativa antimafia immagini generiche da video istituzionale su sito Dia

È accusato insieme ad altri, una “associazione criminale”, di aver compiuto dal 2015 rapine in numerose ville e abitazioni, nelle province di Bergamo, Brescia, Piacenza e Pavia, dove si presentava come un carabiniere, con l’auto con il lampeggiante e tesserino identificativo, escamotage che gli avrebbe permesso di avere libero accesso da parte delle ignare vittime, poi depredate di denaro e preziosi, orologi di pregio, autovetture, armi e beni di consumo elettronici di rilevante valore.

Nei giorni scorsi la Direzione Investigativa Antimafia, insieme ai Reparti dell’Arma dei Carabinieri di Pavia ed Asti, hanno proceduto alla notifica di un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Torino, nei confronti di un piemontese, riguardante numerosi immobili nelle provincie di Asti, Alessandria, Pavia e Savona, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro.

La confisca consegue al sequestro degli stessi beni, avvenuto a luglio 2020 a seguito di una proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale inoltrata dal Direttore della DIA ed all’esito di complessi accertamenti economico-patrimoniali. Il Tribunale di Torino ha quindi disposto la confisca degli immobili ritenendoli reinvestimento dei proventi di varie condotte delittuose commesse dal soggetto in un arco di tempo pluridecennale, fra le quali appunto le rapine in villa.